Dopo Raffaello, prepariamoci alle grandi celebrazioni per Dante

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Dopo Raffaello, l’Italia si prepara alle grandi celebrazioni dedicate a Dante Alighieri, previste per l’anno prossimo. Nel 2021 ricorrono infatti i 700 anni dalla morte, avvenuta la notte fra il 13 e 14 settembre del 1321 a Ravenna. Di anniversario in anniversario il nostro Paese cerca, con alterna fortuna, di tenere le posizioni sul piano artistico e culturale internazionale.

La mostra su Raffaello a Roma distrutta dal Coronavirus

Il coronavirus si à abbattuto sulla grande Mostra su Raffaello alle Scuderie del  Quirinale, costringendo  gli organizzatori dapprima alla chiusura delle sale, poi alle visite on line, quindi alla riapertura con distanziamento. Un disastro, insomma, non solo per il mancato recupero dell’investimento sostenuto. Ma soprattutto per l’occasione mancata, per il grande pubblico, di poter apprezzare direttamente le opere di Raffaello. E comprendere il ruolo nella storia dell’arte, di questo straordinario quanto sfortunato artista e architetto. Che morì il 6 aprile 1520, dopo 15 giorni di febbre: a 37 anni, al culmine del successo. Riaperta il 2 giugno, con ingressi scaglionati, la grande Mostra che raccoglie oltre 200 opere dell’urbinate, resterà aperta fino al 30 agosto. Ad essa, la Galleria degli Uffizi di Firenze ha partecipato attivamente, prestando alcune opere dell’artista, molte delle quali si trovano nella celebre Galleria fiorentina insieme a quelle di Michelangelo.

Gli Uffizi e il Museo San Domenico, ‘motori’ della mostra su Dante

Saranno ancora gli Uffizi, uno dei ‘motori’ delle iniziative in ricordo di Dante Alighieri. Insieme con la Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì realizzeranno la grande mostra dal titolo: ‘Dante. La visione dell’arte’. Si terrà negli spazi dei Musei San Domenico dal 12 marzo al 4 luglio 2021. Frutto di un sodalizio di lunga data tra la Fondazione romagnola e le Gallerie degli Uffizi, la mostra non è solo occasione per celebrare l’anniversario dantesco. Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, spiega che “Forlì era già allora un luogo fortemente simbolico: in quelle terre l’autore della Commedia trascorse alcuni anni intensi del suo esilio.”

Il progetto in partnership con Cassa di Risparmio di Forlì

Forlì si colloca lungo l’itinerario tra Firenze, città natale di Dante Alighieri e Ravenna, città dove è sepolto. Dunque, eleggendola a sede della mostra, i musei della Toscana e della Romagna vogliono onorare tutte le tappe della biografia di Dante. Abbracciando simbolicamente un ampio territorio tosco-romagnolo, che ne beneficerà sotto il profilo turistico. Per questa straordinaria iniziativa, le Gallerie degli Uffizi metteranno a disposizione, oltre agli storici dell’arte, alcune delle loro opere legate a Dante e ai suoi tempi. Ma non solo: ci saranno prestiti da tutto il mondo.

Dopo Raffaello, prepariamoci alle grandi celebrazioni per Dante

Dopo Raffaello, prepariamoci alle grandi celebrazioni per Dante. Il progetto è stato annunciato dalle Gallerie degli Uffizi insieme al partner per questa mostra, la Fondazione Cassa di Risparmio di Forlì. Al lancio, nei giorni scorsi, erano presenti il presidente della Fondazione Roberto Pinza e i rappresentanti di questi due territori, uniti nell’omaggio all’Alighieri. Hanno parlato anche il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, i sindaci di Firenze e di Forlì, Dario Nardella e Gianluca Zattini. Coinvolti anche col sindaco di Poppi, Luca Toni, e a quello di San Godenzo, Emanuele Piani.