Dopo quanti mesi di lavoro ho diritto alla NaSPI

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La redazione di ProiezionidiBorsa si occupa spesso dei diritti dei lavoratori e delle problematiche che possono dover affrontare. In un recente articolo, infatti, avevamo analizzato la paradossale situazione di lavoratori tenuti a restituire la NASPI. Questo a seguito di licenziamenti avvenuti a causa della crisi da coronavirus. Oggi vogliamo approfondire la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego e soprattutto capire dopo quanti mesi di lavoro ho diritto alla NASPIi. Ricordiamo brevemente che la Naspi è un’indennità mensile di disoccupazione. Il Decreto Legislativo 22/2015 ha introdotto questo istituto a favore di coloro che si sono trovati in stato di disoccupazione involontaria. Questo a decorrere dal 1° maggio 2015. La Naspi però non spetta a tutti i lavoratori, vediamo, quindi, chi è escluso.

Non tutti hanno diritto alla NASPI

Possono fare richiesta dell’indennità di disoccupazione tutti i lavoratori che, involontariamente, abbiano perduto l’occupazione. I beneficiari dovevano avere un contratto di lavoro subordinato, di apprendistato o come soci lavoratori di cooperative. Sono inclusi anche i dipendenti pubblici a tempo determinato ed il personale artistico, purché con rapporto di lavoro subordinato. Alcune categorie di lavoratori però non possono accedere alla NASPI. Sono i dipendenti a tempo indeterminato della pubblica amministrazione o gli operai agricoli.

Anche i lavoratori con i requisiti per la pensione anticipata o di vecchiaia e gli extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale sono esclusi. Non potranno percepire la NASPI nemmeno i lavoratori che risultino titolari di assegno ordinario di invalidità. I lavoratori che possono accedere alla NASPI, hanno bisogno di ulteriori requisiti per poter percepire l’indennità. Sono, infatti, necessarie un certo numero di giornate lavorate e di settimane in cui si sono versati i contributi. Approfondiamo questi aspetti.

Dopo quanti mesi di lavoro si può percepirla

Il lavoratore dovrà possedere almeno 30 giorni di attività svolta negli ultimi 12 mesi e 13 settimane di contribuzione negli ultimi 4 anni. Non deve però esserci stata alcuna indennità precedente calcolata su queste settimane. Per capire esattamente dopo quanti mesi di lavoro ho diritto alla Naspi dobbiamo considerare i periodi utili ai fini del calcolo dei mesi. Dovremo infatti conteggiare quei periodi in cui siamo stati assenti dal lavoro per malattia, gli eventuali periodi di lavoro svolto all’estero. In più dovremo tenere conto dei contributi figurativi per maternità nonché dei contributi previdenziali.

Va specificato che in caso di lavoro all’estero si contemplano solo le attività svolte in Paesi o dell’Unione Europea o che abbiano convenzioni con l’Italia. Non saranno utili ai calcoli per l’indennità NASPI i periodi di permessi Legge 104, le assenze per malattia in cui manca l’integrazione retributiva del datore di lavoro. Così come i periodi di cassa integrazione straordinaria.

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