Nel linguaggio dei fiori le orchidee rappresentano l’eleganza, la bellezza, la sensualità e anche il lusso, regalarne una simboleggia dedizione e un amore profondo.
Molti ormai coltivano questa pianta in appartamento, perché perfetta per abbellire ogni stanza e dona all’atmosfera una sensazione di gioia. Non ha bisogno di grandi spazi e vive in un piccolo vaso che non richiede quantitativi eccessivi di terra, ma un substrato speciale.
Si tratta infatti di vari elementi, come pezzi di cortecce di alberi, gusci di cocco o anche argilla espansa e pietre di piccole dimensioni. Questa pianta esotica comprende tante varietà, anche se quella che vediamo più frequentemente è la phalaenopsis, cresce rigogliosa a una temperatura che varia dai 15 ai 24 gradi.
Dopo il riposo vegetativo è ora di far fiorire le orchidee e curarle con l’aiuto di questi economici fertilizzanti naturali
In pieno inverno, anche per evitare gli sbalzi di temperatura, è necessario metterla al riparo, ma sempre in luoghi particolarmente illuminati e senza fonti di calore artificiale. Ma non tutti sanno che l’orchidea ha un periodo di stasi vegetativa, dove il suo metabolismo è notevolmente rallentato.
In questo particolare momento, che dovrebbe essere in autunno e inverno, la pianta entra in una sorta di letargo. Quindi avrebbe bisogno di meno acqua, di temperature non troppo calde, ma soprattutto non dovremmo stimolarle con concimi, perché il dispendio di energia è al minimo.
Con l’arrivo della primavera cambia anche il clima e le nostre amate piante cominceranno a svegliarsi, vedremo nascere nuove gemme e le radici cresceranno. In questa fase bisognerà lentamente riprendere le innaffiature e scegliere il fertilizzante adatto.
Dopo il riposo vegetativo è ora di far fiorire le piante per dare un adeguato nutrimento per stimolare una ripresa a tutti gli effetti, dovremo farlo fino a prima dell’arrivo dell’autunno.
Nuova vegetazione
In linea di massima, per favorire la nuova produzione vegetativa, sarebbe importante dare al substrato nutrienti come azoto, fosforo e potassio, favorendo gli ultimi 2 elementi per la fioritura.
Potremmo usare questi semplici fertilizzanti fai da te una volta ogni 15 giorni per farle crescere al meglio. Sicuramente per dare il giusto apporto di potassio la banana è un ingrediente perfetto. Potremo essiccare le bucce di banana, frullarle e ridurle in polvere, per poi fare un infuso da versare freddo nel terriccio.
Anche l’acqua di cottura delle verdure è ottima perché ricca di minerali, ma attenzione a non usarla calda. Sarebbero d’aiuto anche in tè verde, da aggiungere al substrato, ma anche l’acqua di cottura del riso.
Una semplice ricetta per fare un compost semplice consiste nel mischiare sale, gusci d’uovo e foglie secche. Basterà frullare il fogliame e riporre la polvere dentro un contenitore insieme ai gusci sminuzzati, aggiungendo un poco d’acqua. Dopo 15 giorni aggiungiamo una manciata di sale e poi distribuiamo sul vaso.
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