Dopo il recente ribasso acquistare azioni Cementir potrebbe essere ancora più conveniente

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Da un po’ di mesi a questa parte stiamo evidenziando come il titolo Cementir, viste le sue potenzialità, potrebbe essere uno dei titoli top di Piazza Affari nel 2022. La realtà, però, almeno per il momento, è diversa e vede il titolo in difficoltà.

Tuttavia, dopo il recente ribasso acquistare azioni Cementir potrebbe essere ancora più conveniente.

Dal punto di vista dei fondamentali Cementir è fortemente sottovalutato. La società gode di interessanti multipli di guadagno. Con un rapporto prezzo/utili di 12,1 per 2021 e di 9,6 per 2022, la società è tra le più economiche sul mercato. Inoltre, qualunque sia la metrica considerata il titolo risulta essere sottovalutato in termini di multipli di mercato. Inoltre, il titolo è valutato 0,69 volte il fatturato atteso per il 2022.

Secondo il fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, il titolo risulta essere sottovalutato di oltre il 50%.

Infine, ricordiamo che l’azienda gode di una posizione finanziaria molto solida dato il livello di liquidità netta. Ad esempio, l’indice di liquidità, sia di lungo che di breve periodo, è superiore a 1. Inoltre il rapporto tra il debito totale e la capitalizzazione del titolo è di poco superiore al 30%.

Per gli analisti che si occupano del titolo il consenso medio è comprare con un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 46%.

Dopo il recente ribasso acquistare azioni Cementir potrebbe essere ancora più conveniente: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Cementir (MIL:CEM) ha chiuso la seduta del 21 marzo a quota 6,98 euro in ribasso dell’1,27% rispetto alla seduta precedente.

Time frame settimanale

La tendenza in corso è ribassista (linea continua), ma le ultime due settimane potrebbe avere creato le condizioni per un’inversione rialzista. In questo scenario un ruolo importantissimo è rappresentato dalla settimana in corso. Una chiusura settimanale superiore a 7,27 euro, infatti, potrebbe aprire le porte al raggiungimento di area 8,5 euro (II obiettivo di prezzo), prima, e di area 9,73 euro (III obiettivo di prezzo) successivamente.

La mancata rottura di area 7,27 euro, invece, potrebbe spingere le quotazioni verso l’obiettivo ribassista più probabile in area 5,72 euro (II obiettivo di prezzo). Una chiusura settimanale inferiore a questo livello, poi, aprirebbe le porte al raggiungimento del III obiettivo di prezzo in area 3,89 euro.

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