Dopo i 55 anni è così che si dimezza il rischio di fratture da osteoporosi

ossa

Per mantenere le ossa forti si possono mettere in campo diverse strategie che consentono di ritardare il naturale  processo di decadimento fisico. Come ben sappiamo man mano che gli anni aumentano subentra una maggiore fragilità ossea. Ciò perché in età adulta diminuisce la massa ossea e soprattutto con l’arrivo della menopausa cala la densità ossea, ossia la quantità di minerale. Le ossa delle donne in particolare subiscono le aggressioni dei tipici sconvolgimenti menopausali. In quella stagione della vita si possono sperimentare sbalzi ormonali, repentini cambi di umore e molto spesso anche importanti variazioni di peso. A tal fine i nostri Esperti suggeriscono di fare “Attenzione perché ecco quanto aumentano girovita e peso delle donne in menopausa”.

Occorre pertanto intervenire per tempo in modo da rendere più gestibili gli eventuali disturbi tanto della fase della menopausa quanto della terza età. Soprattutto perché dopo i 55 anni è così che si dimezza il rischio di fratture da osteoporosi senza necessità di assumere specifici farmaci. Col passare degli anni le ossa diventano più porose perché si riduce la massa minerale e la capacità delle cellule di produrre nuovo tessuto osseo. Tuttavia è possibile irrobustire la struttura ossea in modo da non sviluppare le forme più gravi dell’osteoporosi.

Dopo i 55 anni è così che si dimezza il rischio di fratture da osteoporosi

Si raccomanda anzitutto di svolgere regolare attività fisica perché le ossa si rafforzano proprio quando battono, quando ricevono sollecitazioni e non già a riposo. Inoltre conviene dare la precedenza al consumo di olio extravergine di oliva perché contiene polifenoli in grado di riattivare il metabolismo osseo. A dimostrare la valenza benefica dell’olio extravergine di oliva è uno studio spagnolo condotto da PREDIMED nell’arco di 9 anni. I soggetti della ricerca che hanno consumato in media 56/57 grammi al giorno di olio di oliva hanno riportato livelli più alti di osteocalcina. E proprio nei soggetti di oltre 55 anni anni, cioè quelli più a rischio di fratture, si è ridotta del 50% l’evenienza di fratture.

Anche lo stile alimentare condiziona dunque il metabolismo osseo così come altri disturbi cronici che affliggono un gran numero di persone di mezz’età. Zuccheri e grassi in eccesso sono i nemici acerrimi del nostro benessere psicofisico, ma sono ancora molti quelli che fanno fatica ad invertire la rotta. Pur tuttavia si raccomanda caldamente di prestare “Attenzione perché dopo i 45 anni questi livelli di glicemia danneggiano cuore e pressione”.