Dopo che Biden ha abbattuto il costo del barile gli analisti guardano ad altro

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Il prezzo del petrolio ha registrato una correzione evidente arrivando a scendere, con il Wti, sotto la soglia psicologica dei 100 dollari. A dare un colpo decisivo è stato l’annuncio dell’amministrazione statunitense, di voler sbloccare un maxi quantitativo di riserve. Una decisione che si è resa necessaria per via anche di un atteggiamento tiepido da parte dell’OPEC+ che, avendo la Russia tra i suoi membri, aveva già annunciato nelle scorse giornate che le sue decisioni non saranno influenzate dal fattore politico.

Il che ha significato un nulla di fatto sul paventato aumento della produzione. Da qui la necessità di un intervento radicale da parte degli USA anche per riuscire a contrastare le conseguenze delle ultime novità sul fronte russo. Nello specifico le dichiarazioni di Putin che confermavano la richiesta dei pagamenti in rubli  per l’acquisto di gas russo.

Ma dopo che Biden ha abbattuto il costo del barile adesso le attenzioni degli operatori si spostano verso altro, seppur momentaneamente. Sì, perché come è facile prevedere, la guerra, sebbene si registri la ripresa dei colloqui, potrebbe trascinarsi ancora a lungo. Infatti nelle scorse ore Putin ha confermato che, stando alla sua visione dei fatti, i tempi non sono ancora maturi per un cessate il fuoco. Ma, come detto, nelle prossime giornate, i mercati saranno costretti ad allargare l’orizzonte delle variabili.

Dopo che Biden ha abbattuto il costo del barile gli analisti

Non più tardi di 24 ore fa il dato italiano sull’inflazione ha confermato, per l’Italia, un trend in salita.Numeri alla mano, a marzo il costo della vita per le famiglie è aumentato del 6,7%, il dato più alto da quasi 30 anni. Un elemento con il quale anche gli operatori di Borsa devono fare i conti sarà anche quello dell’inversione della curva dei rendimenti sui titoli di Stato statunitensi, solitamente vista come un campanello d’allarme. In tutto questo gli analisti di UBS hanno evidenziato la presenza di alcuni titoli sui quali investire durante periodi di mercati particolarmente burrascosi.

Per quanto riguarda il settore bancario l’attenzione è ricaduta su nomi come Deutsche Bank. Ma non sono solo i finanziari nel mirino. Tra gli altri protagonisti, infatti, ci sono esponenti del lusso (Richemont) e delle telecomunicazioni (Deutsche Telekom). Spostandosi dall’altra parte dell’oceano, guardando ai bancari Wolfe Research ha tagliato il rating di Bank of New York Mellon Corp. dal precedente Outperform a Peer Perform. Sul fronte degli energetici, invece, Exxon Mobil Corp. è ancora un titolo Buy per Goldman Sachs.