Domani 1° agosto giornata campale con la riunione della FED. Il dato odierno pomeridiano con la fiducia dei consumatori esplosa sui massimi fa riaffiorare i timori di un intervento restrittivo sui tassi di interesse da parte della banca centrale americana.
La previsione è per l’invariato e ci sentiamo di confermarla anche se storicamente il dato sulla fiducia ha avuto in alcuni casi un effetto anticipatore. Situazione corrente che rialza le probabilità di un seppur minimo rialzo, probabilità che comunque restano inferiori al 30%.
Certo che la fiducia a 127,4 (contro 126,5 delle attese) fa un certo effetto…
Si tenga anche conto del marginale rialzo dell’asta dei buoni del tesoro USA a 1.91% in crescita dal precedente a 1.88%. Insomma FED attesa ferma salvo smentite…
E attenzione anche alle minute perché tassi fermi ma minute… in movimento potranno comunque produrre scossoni imminenti, specie sull’EURO/Dollaro che pare destinato nel breve ad uscire dal recente trading range: in un senso o nell’altro la rottura pare vicina.
Occhi aperti e soprattutto il consiglio è di non anticipare le posizioni specie multiday visto che la caccia agli stop è ormai lo sport preferito dai grandi market maker.
Articolo di Gianluca Braguzzi – CFI Asset Management and Organization WIAM
