Domande e Risposte sui Mercati dello Staff di Proiezionidiborsa

Portofino

A cura di Gian Piero Turletti

Staff proiezionidiborsa.com

Economia tra luci ed ombre: quali prospettive?

Sicuramente possiamo definire l’attuale situazione macroeconomica internazionale caratterizzata da un quadro composito, a luci ed ombre.

Rispetto a precedenti fasi recessive, assistiamo peraltro ad un allungarsi dei tempi di uscita dalla crisi stessa, anche perché sono intervenuti diversi fattori che hanno agevolato un’estensione internazionale della dinamica recessiva, tra cui ricordiamo il ciclo macroeconomico cinese, le tensioni internazionali tra Cina e Giappone, che ora vedono anche lo spostamento di forze militari statunitensi in difesa del Giappone, nonché una situazione macroeconomia statunitense ancora contraddittoria.

Ma a tali segnali negativi fanno da contraltare quelli positivi, ad esempio provenienti da Europa ed USA.

 

A cosa si riferisce?

I mercati azionari paiono ancora pesantemente condizionati, nel breve, dalle news del momento, e questo spiega il recente ribasso, legato soprattutto ai timori della situazione spagnola.

Ma ecco che, proprio su questo fronte, sono arrivate notizie positive insperate, in particolare il superamento, da parte delle banche spagnole, degli stress test, ed il rating sulla Spagna, non declassato dall’agenzia Fitch, e, forti di queste news,i mercati, nella giornata di lunedì primo ottobre, volano al rialzo.

A  tutto questo si uniscono, non dimentichiamolo, le decisioni favorevoli ad una politica monetaria espansiva da parte delle principali banche centrali.

 

A cosa guardare, quindi, per comprendere il futuro dei mercati?

Personalmente, amo ricordare che i mercati danno sempre una loro valutazione della situazione, ed una risposta circa il futuro dell’economia, a prescindere dalle opinioni, positive o negative, dei vari economisti.

Occorre osservare il loro trend, per capire quale opinione i mercati si facciano delle varie situazioni economiche.

 

E quindi, parlando di mercati azionari, può farci una proiezione ed un’analisi di lungo termine?

Sicuramente, più ci si sposta sul lungo termine, più i mercati indicano con chiarezza il loro trend di fondo,senza quel rumore ingannatore, come amano definirlo gli analisti tecnici, che rende ingannevoli i segnali di breve termine, in questo periodo preda di una significativa volatilità.

Diciamo subito che i mercati azionari occidentali indicano un trend dichiaratamente rialzista, e non da poco tempo.

Possiamo riassumere la situazione, considerando Dow Jones, Fib ed Eurostoxx.

Per agevolare l’analisi considero grafici a barre mensili.

 

Dow Jones:

il trend di lungo termine è ostentatamente rialzista, a partire dal minimo del 2009, e si prospetta un obiettivo in tempo e prezzo non inferiore a 15820 attorno ad aprile 2013.

Tale scenario verrebbe negato solo da discese mensili sotto 12000 punti.

 

FIB: anche il FIB ha smentito le previsioni negative di taluni analisti, che lo vedevano ampiamente al di sotto del minimo segnato nel 2009.

Il derivato italiano ha invece  significativamente reagito in corrispondenza di un supporto dinamico di lungo, che lo ha portato al di fuori del canale ribassista in cui le quotazioni erano inquadrate sin dal 2007.

Obiettivo di medio/lungo non inferiore a 23800 per giugno 2013.

Questo scenario verrebbe negato, per il medio termine, solo sotto la fascia 14800/15000, e per il lungo termine sotto 12300.

 

Eurostoxx: scenario positivo di lungo anche per l’Eurostoxx, con un obiettivo non inferiore a 3600 per agosto 2013.

Tale scenario verrebbe negato in caso di discese, sotto 2450 per il medio termine, e sotto 2035/2000 per il lungo.

E sull’eurodollaro cosa può dirci?

Il trend è tuttora rialzista, in ottica di medio/lungo, con un obiettivo non inferiore a 1,848 per novembre 2015.

Inversione ribassista di medio sotto 1,25 e di lungo sotto 1,208.

 

Italia. Prospettive economiche e politiche:

quale futuro?

Sotto il profilo macroeconomico, sinora la politica del governo ha avuto effetti sostanzialmente recessivi.

Si attende l’avvio di una fase diversa, incentrata sulla crescita, e vedremo se questa sortirà gli effetti sperati.

Peraltro i mercati finanziari amano la stabilità, ma non pare che lo scenario politico che si va delineando per le prossime elezioni deponga in tal senso.

Non è peraltro  sicura neppure una candidatura di Monti, e le forze che lo sosterrebbero elettoralmente, principalmente i centristi di Casini ed i finiani, difficilmente avrebbero una maggioranza parlamentare.

Infatti, il PD evidenzia l’intenzione di un governo diverso, candidando Bersani alla guida dell’esecutivo, mentre il Pdl non pare certo entusiasta di un secondo governo Monti.

Si prospetta, quindi, soprattutto una competizione tra centrodestra e centrosinistra con propri candidati, mentre l’ipotesi di un Monti bis pare decisamente remota.

Quel che maggiormente importa ai mercati, in ogni caso, non è tanto il colore politico di chi  governerà, ma il fatto di poter contare su una maggioranza con numeri sufficienti a far passare i provvedimenti governativi, ma sotto questo profilo si va appunto delineando, invece, un quadro piuttosto frastagliato.