Dovremmo porre attenzione a questi primi mesi di caldo che vediamo davanti a noi. Talvolta le insidie e i rischi per la nostra salute, infatti, possono svilupparsi con il clima temperato. Per molti di noi, infatti, potrebbero iniziare le attività all’aperto e le passeggiate sui prati. Per i più attivi e fortunati anche le escursioni in campagna oppure in quota. Ma gli esperti lo dicono da sempre.
Nelle fasce di clima temperato questo periodo coincide con il ripopolarsi di ragni, acari e insetti. Soprattutto, tornano a insinuarsi le zecche. Ci vuole poco per ricevere un morso quando si cammina in un prato. Ed infatti, quando ci troviamo nella natura, alcune precauzioni sono sempre necessarie. Meglio avere delle scarpe alte e dei calzettoni spessi. Inoltre, sempre meglio indossare colori chiari (così la zecca sarà eventualmente più visibile), lasciare poche aree della pelle scoperte e fare attenzione alle zone poco visibili del prato.
Il problema è che spesso tutto inizia in maniera poco evidente. Infatti, dolori muscolari e macchie sulla pelle sarebbero sintomi evidenti della patologia più diffusa da vettore nelle aree temperate. E le conseguenze di un morso sarebbero potenzialmente gravi. Il suo nome è Malattia di Lyme. Anche se viene indicata anche con il nome di borrelliosi.
Come si sviluppa
Tutto inizia con il morso di una zecca. Queste, in percentuale variabile, sono portatrici di un agente patogeno chiamato Borrelia. Gli anticorpi che sono presenti nelle nostre difese immunitarie lo combattono. Potrebbe capitare così prima un arrossamento e poi, con il passare del tempo, dei sintomi diffusi simili a quelli dell’influenza. Altre volte invece il decorso dell’’infezione sarebbe asintomatico.
Sul medio lungo termine, però, potrebbero svilupparsi problemi ben più gravi e che si cronicizzano. Potrebbero così spuntare disturbi al sistema neurologico e cardiaco, quali ad esempio meningite e miocardite. Scoprire la malattia non sempre è facile. Gli esami di laboratorio non sono sempre in grado di confermarla. Così la decisione di iniziare il trattamento antibiotico dovrebbe essere presa sulla serie di dati e diagnosi.
Dolori muscolari e macchie sulla pelle sarebbero sintomi comuni della malattia che si diffonde dalla primavera specie in queste Regioni d’Italia
Come se non bastasse, l’ultima fase della malattia spesso sorge a distanza di mesi, se non di anni, rispetto all’episodio. Secondo l’Istituto Superiore della Sanità la maggior parte dei casi si registrerebbe in Friuli Venezia Giulia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige e in Emilia Romagna. Dunque poniamo massima attenzione, soprattutto se ci troviamo in queste zone.