Dollaro yen. Cosa sta succedendo?

Dollaro yen

Le monete rifugio hanno iniziato a perdere terreno. Le previsioni su dollaro  yen.

Dollaro  yen: la panoramica

Volatilità in calo, ai minimi pluriennali, e soprattutto, un ritrovato ottimismo sul fronte dei colloqui commerciali tra Usa e Cina. Anche grazie a questo si spiega la serie di cinque sedute positive e consecutive per il mercato giapponese. Il Nikkei  225 è salito dello 0,24% a 22.221,66 punti, raggiungendo un nuovo massimo da quattro mesi a questa parte.

Usa e Cina danno nuova speranza

Un ritrovato ottimismo sulle borse dell’estremo oriente confermato anche dalle parole del segretario al Tesoro statunitense Steven Mnuchin. Quest’ultimo si è infatti dichiarato fiducioso del fatto che i colloqui tra Usa e Cina possano presto giungere ad una conclusione costruttiva per entrambe le parti.

I colloqui tra Usa e Giappone

Intanto proseguono anche i colloqui tra Usa e Giappone. Infatti non tutti ricordano che il belligerante presidente statunitense Donald Trump ha deciso di rivedere gli accordi commerciali anche con Tokyo. Per questo motivo il 16 aprile ha visto il primo dei prossimi incontri tra le due delegazioni comprendenti da un lato il rappresentante commerciale Usa Robert Lighthizer e dall’altro il capo della delegazione giapponese al negoziato e ministro della Rivitalizzazione economica, Toshimitsu Motegi.

In calo il deficit commerciale

L’occasione è stata propizia per Washington per sottolineare il casus belli rappresentato dall’enorme deficit commerciale degli Usa verso Giappone. Un eccesso di export di cui il Sol Levante si è avvantaggiato per anni grazie a diversi vantaggi doganali. Attualmente, però, si è visto un leggero calo: stando alle ultime cifre pubblicate, infatti, l’avanzo della nazione nipponica, nell’anno finanziario appena conclusosi, è sceso del 6,7%.

Dollaro yen e i dati macro nipponici

Restando in ambito macro, l’indice sull’attività del settore terziario, pubblicato dal Ministero dell’economia e dell’industria giapponese, ha evidenziato un calo dello 0,6% su base mensile anche se su quella annua si nota un +0,9%. Un risultato positivo, quest’ultimo, che è stato favorito dal settore business con un +3,3% e da quello della salute con poco più del 2%.

Perché guardare al Giappone?

Da 30 anni Tokyo sta combattendo contro quei mali che si stanno affacciando ora in Europa. Italia compresa. Tra il 1992 e il 1999 il Giappone ebbe un crollo verticale del Pil dopo un decennio di crescita altrettanto verticale. Crescita viziata da politiche economiche che avevano allargato le maglie dei prestiti. Inoltre erano anche presenti una certa fragilità politica, una burocrazia elefantiaca ma anche un enorme risparmio privato bloccato nelle tasche della popolazione.

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