Dollaro: le previsioni per i prossimi 12 mesi

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Il 17-18 settembre la Fed potrebbe regalare ai mercati un altro taglio dei tassi. Le previsioni sul dollaro per i prossimi mesi.

Il mercato, nonostante tutto, non sembra aver creduto alle parole del governatore della Federal Reserve Jerome Powell che aveva definito il taglio annunciato a luglio come un semplice “aggiustamento di metà ciclo”.

Dollar Index

Secondo gli operatori, infatti, nonostante i dati peraltro buoni dell’economia Usa, la banca centrale a stelle e strisce e il governatore, complici le tante incertezze a livello internazionale come anche le pressioni arrivate dalla Casa Bianca, potrebbe facilmente decidere per un ulteriore taglio. Intanto, però, il Dollar Index, sta riprendendo forza arrivando a 99,249 punti. Ma un dollaro forte, a prescindere da quanto possa pretendere il presidente Trump (da sempre favorevole ad un indebolimento sostanziale del biglietto verde), rischia di essere un problema ben più ampio.

Fattore geopolitico

I contesti geopolitici, sommati a dati macroeconomici che hanno evidenziato una sostanziale debolezza, hanno innegabilmente favorito il settore obbligazionario a discapito di quello azionario. In pratica uno scenario da risk off con forti acquisti verso i titoli di stato. La dimostrazione sono quei 50 punti base (-0,50%) visti in calo sui governativi a 10 anni americani e quel -0,70% sui Bund decennali tedeschi. Un quadro che evidenzia la ricerca spasmodica di rendimento in un ambiente che sta diventando difficile per chi cerca cedole appetibili. In tutto questo, come detto, il dollaro resta forte nonostante il taglio Fed di luglio. La causa? Tra i due scenari, quello di una diffusa incertezza e quello di una Fed accomodante, ha prevalso il primo.

Dollaro: bene rifugio

Risultato: il dollaro è stato visto come bene rifugio e come tale è stato trattato sui mercati. Impossibile, quindi, non considerare, per le previsioni del futuro, i dati macro estremamente sensibili come l’indice Ism manifatturiero di agosto. In calo da marzo anche a causa delle politiche protezionistiche. Ancora di più, però, potrebbe essere interessante quello sul lavoro atteso per fine settimana. Sullo sfondo di una disoccupazione ai minimi e di un salario medio in aumento, gli esperti prevedono 160 mila i nuovi posti di lavoro.

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