La guerra commerciale è ad una fase di svolta. Ecco le previsioni sul dollaro (Dollar index) alla fine della guerra commerciale.
Dollaro: le previsioni alla fine della guerra commerciale
La settimana prossima il vertice giapponese di Osaka che chiamerà a raccolta i 20 grandi della Terra, potrebbe offrire novità sul fronte dazi. Sebbene la parola fine non sia contemplata al momento, resta sicuramente la migliore opportunità per riprendere i colloqui interrotti a fine maggio. Nel frattempo la Fed ha deciso di lasciare invariati i tassi di interesse del dollaro, non escludendo prossimi tagli nell’immediato futuro. Per questo sono sempre più importanti le previsioni sul dollaro alla fine della guerra commerciale.
Il dollaro in futuro
Il risultato è stato un calo sul dollaro ma in base al quadro appena dipinto potrebbe Infatti Pechino potrebbe considerare l’espansione del ruolo dello yuan a livello globale per sfidare il dominio del dollaro americano. Lo pensa anche Jim O’Neill, ex presidente di Goldman Sachs Asset Management. Infatti se il biglietto verde è ormai da decenni la valuta di riserva del mondo, non significa che, sul lungo periodo, debba continuare ad esserlo. Ancora di più in considerazione delle prospettive di crescita delle due nazioni. Prospettive che vedono, sempre su questo “lungotermine”, la Cina come vincitrice. Un numero su tutti? Il Pil il quale, per la Cina, sebbene in calo, resterà pur sempre intorno al 6% mentre, nel migliore dei casi, Washington può aspirare alla metà. Ma il prodotto interno lordo deve essere anche vivisezionato: il 40% del Pil cinese deriva dai consumi interni, contro il 70% di quello statunitense. Nei prossimi 20 anni le cose cambieranno radicalmente.
La guerra tra dollaro e yuan
Lo yuan resta sempre un vantaggio per la Cina, ma non attraverso la svalutazione come pensato dal presidente Usa Donald Trump, bensì attraverso una sua diffusione a livello internazionale.
Le azioni cinesi A, quelle scambiate nella Cina continentale e incluse negli elenchi dell’indice MSCI, sono scambiate in yuan. Da sottolineare che rientrano in quegli asset Made in China i cui volumi di scambio stanno aumentando e visto che, in parallelo, anche le merci cinesi sono in via di diffusione, sarà sempre più facile, se non necessario in alcuni casi, usare yuan.
I vantaggi dello yuan
Questo porterebbe due vantaggi per Pechino. Prima di tutto garantirebbe una sorta di riconoscimento internazionale per la moneta cinese e, contemporaneamente, anche evitare un indebolimento dello yuan. Indebolimento che non solo è sempre stato visto dagli Usa come un sabotaggio ai danni del dollaro ma, è stato percepito dagli investitori come un elemento che mina la fiducia nella mon