Dividendi e azioni: le strategie per scegliere i migliori

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Ogni anno le azioni staccando dividendi (cosa sono?).

Una rendita assicurata e costante nel tempo è la migliore delle promesse che può fare un investimento. Niente stress, niente paure. Solo la certezza di avere un ritorno ogni volta. Certezza per quanto possa offrire un mercato come quello azionario. Certezza che, con gli strumenti giusti e la giusta strategia, può essere facilmente raggiunta. Come?

Dividendi: la selezione dei titoli

Prima di tutto è bene studiare un paniere di azioni con determinate caratteristiche. Il pagamento costante e soprattutto un aumento costante della cedola sono i primi biglietti da visita. Il paradosso? Evitare chi offre cifre spropositate. E’ noto, infatti, che a premi alti corrispondono spesso e volentieri alti rischi. Statisticamente, infatti, se si analizzano i fondamentali delle aziende dai dividendi estremi, a parte poche eccezioni, si scoprono molte (troppe) problematiche di fondo.

Caratteristiche delle aziende

Chi stacca dividendi, però, per essere vincente, deve godere di un vantaggio competitivo nel suo settore. Di qualsiasi tipo: brand, prezzo, servizi offerti, fidelizzazione del cliente, rapporto costi-benefici, devono essere un punto di vantaggio che la concorrenza non ha. NOn potrà mai avere. Oppure, nella peggiore delle ipotesi, riuscirà ad avere solo dopo molto tempo. Il gap sui competitor, infatti, è un’ottima base di partenza per avere una redditività superiore alla media e per molto tempo. Di fronte a questo, anche quotazioni di mercato eventualmente alte (ma non altissime) potrebbero non costituire un elemento di ostacolo nella scelta. Purché, si intende, dietro l’azienda ci siano strategie industriali di valore   (ad esempio la destinazione dei flussi di cassa) e un team affidabile. Se a questo si aggiunge anche un debito basso (o coperture adeguate) e liquidità abbondante (sempre utile in caso di emergenza), il gioco è praticamente fatto.

Diversificazione. Ampia ma non estrema

Il terzo step nel processo di scelta delle azioni riguarda la diversificazione. Dividere gli investimenti tra diversi settori e zone geografiche è il perno centrale della strategia. Ma anche in questo caso è bene non esagerare. Il rischio, infatti, è quello di polverizzare i ritorni. Anche qui c’è un piccolo segreto da conoscere: quando possibile è meglio sfruttare la ripartizione in asset che si compensano. In altre parole in asset che, se perde un, l’altro ci guadagna. Una specie di mercato con i canali comunicanti. Nel mercato, infatti, quando i flussi di capitale fuggono da un lato, non spariscono nel nulla. Ma sono dirottati verso strumenti contrapposti, gli stessi che, in quel momento guadagnano di più.

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