Ci si prepara alla dichiarazione 730/2021 e sono tanti i dubbi sulle spese sanitarie e sui dispositivi medici che si possono portare in detrazione. Sempre più domande arrivano dai Lettori che chiedono agli esperti di ProiezionidiBorsa: i dispositivi medici acquistati in sanitaria si possono detrarre nel 730? Rispondiamo a questa domanda rispolverando le regole fiscali di base.
Dispositivi medici acquistati in sanitaria si possono detrarre nel 730?
La normativa sulla detrazione del 19% per spese e dispositivi medici è regolata dal TUIR all’articolo 15, comma 1, alla lettera c. Tale normativa prevede che le spese sostenute per l’acquisto di dispositivi medici non deve essere effettuato obbligatoriamente in farmacia. A condizione che siano previste tutte le condizioni indicate nelle circolari dell’Agenzia delle Entrate n. 20 del 13 maggio 2021 e n. 19 dell’8 luglio 2020.
Scontrino fiscale e fattura
Nello specifico, la normativa detta le condizioni indispensabili che lo scontrino fiscale o la fattura devono contenere per poter detrarre le spese.
Infatti, nel documento di spesa (scontrino o fattura) devono essere indicate le seguenti informazioni:
a) descrizione del prodotto acquistato;
b) soggetto che sostiene la spesa;
c) natura del prodotto (nel caso del dispositivo medico l’identificazione può essere anche quella del sistema TS: AD – spese per acquisto o affitto dispositivi medici con marcatura CE).
Da considerare che non sono validi i documenti fiscali che riportino semplicemente la dicitura “dispositivo medico”.
Per dispositivo medico si intende un apparecchio, uno strumento, una sostanza, un impianto, o un altro prodotto. Questi dispositivi devono essere utilizzati al fine di una prevenzione, una diagnosi, un controllo, una terapia, ecc.
Il Ministero della Salute permette di individuare i prodotti che rispondono alle caratteristiche di dispositivi medici.
Per conoscere quali sono i dispositivi medici che danno diritto alle agevolazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi 730 o Redditi, è possibile consultare la banca dati messa a disposizione dal Ministero della Salute.