Quale futuro per la Disney?
Dall’1928, data di rilascio di Topolino, primo cortometraggio con sincronizzazione di suoni ed immagini; passando per Biancaneve, il primo lungometraggio a colori, poi la creazione di parchi tematici e canali dedicati.
Disney negli anni è stata capace di creare nella mente di tutti ricordi indelebili, facendo di questi il suo principale vantaggio competitivo.
Lo sviluppo del gruppo nell’ultimo ventennio
Negli ultimi anni la società ha ampliato il suo business grazie a numerose M&A (acquisizioni) nel campo dei mass media come ABC e ESPN e nel campo del cinema con Pixar nel 2006 per 7.4 miliardi di dollari, quella di Marvel nel 2009 per 4.3 miliardi e quella di Lucas film nel 2012 per 4.05 miliardi.
Ha creato 6 parchi tematici collocati in tutto il mondo. Ha lanciato una linea croceristica ed è entrata nel business del food attraverso collaborazioni con i principali supermercati internazionali.
Ogni volta, dopo ogni acquisizione è riuscita ad aumentare il proprio fatturato, tuttavia a partire da aprile ha raggiunto vette mai toccate: quell’ anno infatti acquisisce per 71 miliardi gran parte della 20th century fox, impero di Rupert Murdoch.
Secondo i dati rilasciati dal gruppo riguardo il secondo trimestre fiscale gli utili avrebbero raggiunto i 5,45 miliardi di dollari contro i 2,94 dell’anno precedente con un giro di affari di oltre 14,92 miliardi.
Streaming: Una nuova sfida
Oggi la sfida numero uno per Disney (DIS) si chiama streaming. Il gigante dell’entertainment vuole diventare leader nel settore ma ha da fronteggiare diverse piattaforme già solide nel mercato come Netflix e Amazon Prime Video.
La piattaforma del gruppo di Topolino è già pronta, verrà lanciata a novembre con il nome di Disney+. I materiali del gruppo rendono la piattaforma già potenzialmente leader nel settore, basti pensare a tutte le produzioni originali Disney, le produzioni ottenute con le M&A degli ultimi anni di Pixar, 20th Century Fox e National Georaphic, le saghe di Star Wars ed Indiana Jones, i film Marvel e molto altro.
Il titolo è sui massimi storici intorno a 136 dollari, ma è evidente che i margini di crescita possono essere ancora notevoli.