Disdire hotel e prenotazioni a causa del Covid è possibile ma dovremmo conoscere queste possibilità sul rimborso

Covid

Molti se lo chiedono in questi mesi. Infatti sono in tanti quelli che si mettono in viaggio per godere di qualche giorno sugli sci. Altri ancora si spostano in città famose per il Carnevale per godere di qualche sfilata. Oppure ancora stanno progettando un piccolo viaggio in corrispondenza delle vacanze pasquali.

Il problema è che vorremmo avere la garanzia di non perdere e spendere soldi inutilmente. Questo dubbio potrebbe capitarci soprattutto in riferimento ai periodi di isolamento cui potremmo essere sottoposti. Quanti risultano positivi al Covid, infatti, devono porsi in isolamento. In passato abbiamo parlato della possibilità di ricevere un indennizzo nel caso di un possibile danno a seguito delle vaccinazioni anti Covid. Ma tra le varie problematiche giuridiche cui il virus potrebbe costringerci, c’è anche l’ipotesi di disdire hotel e prenotazioni a causa del Covid. Così proviamo a vedere a quali conseguenze potremmo andare incontro.

In caso di positività non è certa la restituzione

La norma di immediata applicabilità è l’art.1463 del codice civile. Secondo questa norma, nei contratti con prestazioni corrispettive, la sopravvenuta impossibilità libera la parte dall’obbligo di eseguire la prestazione. Di conseguenza l’altra parte dovrà restituire quanto ricevuto. In questo caso, dunque, l’impossibilità non sarebbe superabile da nessuna parte del contratto. Il viaggiatore bloccato dal virus non può muoversi, di conseguenza non può godere della prenotazione. Non appena ravvisiamo la situazione, dunque, la soluzione ideale è quella di inviare una raccomandata alla struttura con allegata la documentazione.

Peraltro, a conferma della possibilità di una qualche forma di soddisfazione, ci sarebbe anche il cosiddetto Decreto Sostegni (in realtà Decreto Legge 41/2021). Viene infatti disposto all’articolo 30 comma 4 bis che il viaggiatore impossibilitato a viaggiare possa ricevere un voucher valido fino a 24 mesi.

Il punto, dunque, sarebbe stabilire se la formula scelta dall’albergatore sia di eseguire la propria prestazione in un diverso momento, oppure se restituire la somma ricevuta. È dunque probabile che la somma versata non ci venga rimborsata materialmente, ma che venga sostituita da un voucher che darebbe diritto alle medesime prestazioni in un momento diverso e comunque entro i 24 mesi. In caso di utilizzo entro quel termine, diventerebbe di nuovo possibile il rimborso monetario.

Disdire hotel e prenotazioni a causa del Covid è possibile ma dovremmo conoscere queste possibilità sul rimborso

Ancor prima di effettuare la prenotazione presso una struttura, dovremmo informarci sulla politica adottata. Infatti ad essere preso in considerazione potrebbe essere anche l’art.1373 del codice civile. In base a questo: “se a una delle parti è attribuita la facoltà di recedere dal contratto, tale facoltà può essere esercitata finché il contratto non abbia avuto un principio di esecuzione”. In questo caso, dunque, riceveremmo la restituzione della somma.

Il vero rischio, quindi, non sarebbe quello di perdere denaro. Ma al limite che ci troveremo dei voucher da utilizzare in periodi diversi rispetto a quelli immaginati.

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