Dipendenza da tecnologia, un pericolo per nostri figli se non si seguono questi consigli

bambini

Negli ultimi anni la tecnologia è diventata parte integrante della vita di ognuno, dagli anziani fino ai piccolissimi. Smartphone, tablet, pc e videogiochi se usati male possono portare davvero molti pericoli, soprattutto ai più piccoli, incapaci di autocontrollarsi.

Fino a pochi anni fa gli unici mezzi di intrattenimento domestico erano la televisione e la radio, oggi sempre meno utilizzati. In quest’epoca invece con uno smartphone, che sanno usare anche i bambini, si può fare di tutto: dal vedersi in videoconferenza al leggere un libro.

Sicuramente non c’è solo negatività in tutto questo. Il saper destreggiarsi in maniera autonoma tra i vari dispositivi ha aumentato le capacità organizzative e motorie dei ragazzi. Nonché, pensando ai videogiochi, l’aumento dei riflessi e la capacità di coordinare occhi-mani.

Videogiochi sì, ma con giudizio

Bisogna subito porre l’attenzione su una curiosità che sicuramente non farà stara tranquilli i genitori. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiunto “disturbo da gioco” tra le patologie mentali. Questo fa subito capire che quello che crediamo sia un gioco per nostro figlio, può facilmente essere considerata una lama a doppio taglio.

La dipendenza da tecnologia è un pericolo per i nostri figli se non si seguono questi consigli. Ogni età ha le sue scoperte e le sue conquiste, fino a 2 anni non dovrebbe esserci nessun contatto tra bambini e schermi. In questa fase è fondamentale un gioco concreto sia con i genitori che con altri bambini.

Dipendenza da tecnologia, un pericolo per nostri figli se non si seguono questi consigli

Per quanto riguarda i videogiochi un’età “giusta” potrebbe essere quella di 7 anni, naturalmente per non più di un’ora e sempre sorvegliati. Sempre più spesso si vedono bambini al ristorante o al supermercato tenere uno smartphone. Non c’è cosa più sbagliata di far passare questo apparecchio per una baby-sitter e solo per “farli stare tranquilli”.

Dai 12 anni, con una maturazione che comincia a compiersi, dare più autonomia e fiducia ai ragazzi per giocare in libertà è un buon consiglio. Questo li aiuterà ad auto-limitarsi e a saper apprezzare la fiducia che gli viene concessa. Il genitore dovrà comunque sorvegliare sia sulle applicazioni, sia sui tipi di giochi che vengono usati.

Il posto ideale per collocare le console è il salotto, sia per un controllo costante sia per evitare l’isolamento. Per quest’ultimo non da sottovalutare la possibilità, stando in soggiorno, di coinvolgere sia fratelli che genitori nello svolgimento del gioco.

La connessione a Internet ormai sempre attiva e disponibile nasconde sempre grandi insidie, sia per i piccoli che per gli adolescenti. Un suggerimento ai genitori è quello di usare un Parental Control: un aiuto per vietare alcuni siti e monitorare le azioni dei figli.

Ricordiamoci che il vero esempio, però, lo danno proprio papà e mamma. Togliere per primi il cellulare e imbastire un discorso con i familiari rimane la cosa migliore per assicurare un futuro sereno ai propri figli.

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