Quando fa freddo noi italiani andiamo in crisi. Di solito ci vengono in mente due generi di idee. La prima riguarda il modo in cui dovremmo vestirci. A nessuno, infatti, piace raffreddarsi ma a nessun piace andare in giro vestito male. In secondo luogo, tutti amiamo sognare o programmare.
Chi è più fortunato si può prenotare un weekend pieno di fascino e di relax. Gli altri possono pensare già alle prossime vacanze e, in questo modo, evadere un po’ dalla monotonia dei pomeriggi di nebbia. Quindi, che facciamo parte di una o dell’altra categoria, dimentichiamoci il freddo invernale grazie a questo mare cristallino a due passi dall’Italia.
Anticamente si chiamava Chimaira
La località da sogno è in Albania, e precisamente di trova sulla costa meridionale albanese vicino alla Grecia. Storicamente, la regione di appartenenza è l’Epiro, luogo denso di storia e di civiltà diverse. Nel passato, infatti, ci vivevano gli illiri, i Caoni e i Molossi.
I libri di scuola ci ricordano la figura del Re Pirro che sfidò persino la supremazia romana. Il passato bizantino è ricchissimo nelle sue contrade, anche se le invasioni barbariche hanno distrutto gran parte dei monumenti i Balcani all’Italia, passando per il mare Adriatico. Per questa ragione, il luogo è sempre stato un crocevia di popoli e nazioni.
Dimentichiamoci il freddo invernale grazie a questo mare cristallino a due passi dall’Italia
A Chimaira si possono visitare tantissimi monumenti. Certo, magari il motivo del nostro viaggio è legato soprattutto alle sue spiagge e al suo mare. Tuttavia, se restiamo qualche giorno, non possiamo non visitare il suo castello.
Gli archeologici ci ricordano che il castello presenta dei segni e dei piccoli manufatti che risalgono addirittura agli illiri. Parliamo di un periodo storico in cui la Roma dei cesari nemmeno esisteva, ovvero più di 3000 anni fa.
Oltre al Castello, c’è una chiesa che per chi ama l’arte bizantina, come per chi scrive, è imperdibile. Si tratta della chiesa di Santa Maria, che conserva un’icona definita miracolosa. La tradizione popolare del luogo lega l’icona alle invocazioni dei contadini per la pioggia che, dopo un’assorta preghiera, dovrebbe sempre arrivare.
Infine, non possiamo dimenticarci di visitare la chiesa episcopale. Sempre coerente con lo stile bizantino, presenta una splendida aquila bicefala all’entrata.
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Risparmiare tanto anche in vacanza si può fare, basta usare il cervello.