Dietrofront dei mercati_Analisi a cura di 24Option

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a cura di Davide Marone Account Manager 24option
I movimenti molto marcati e tecnici ai quali abbiamo assistito sin dalla fine della settimana scorsa e ai primi tre giorni di questa, hanno visto ieri un dietrofront importante.
Il caso più lampante è stato quello dell’azionario USA che, esattamente come aveva fatto mercoledì, ha lasciato intendere con le negoziazioni after hours dei futures sugli indici (in buona sostanza durante gli orari asiatico ed europeo) che potessero partire dei sell off importanti suffragati da ottime configurazioni grafiche, per poi invece risalire violentemente proprio con l’apertura ufficiale delle piazze USA. Se però mercoledì, in chiusura i rialzi si erano completamente azzerati – restituendoci dunque a maggior ragione l’idea che ieri potessero intraprendersi storni degni di nota – non è stato uguale poi lo scenario al quale abbiamo assistito: arrivata la liquidità USA, SP500 e Dow Jones hanno messo a segno nuovi minimi per poi ascendere fino a chiudere sui massimi di giornata, svilendo dunque nel breve le velleità ribassiste.
Movimenti interlocutori dunque che ora contemplano salite del Dow Jones fino alle resistenze tra 24.400 e 24.500, che rappresenteranno il banco di prova per i prossimi sviluppi. Se terranno questi livelli allora si potrà tornare a scendere, mentre se verranno superati al rialzo è plausibile che si tornerà a salire anche in multiday. 2.740/50 invece il livello chiave per l’SP500.
Sorte simile, anche se meno accentuata, quella sul valutario, che ha mostrato in mattinata l’ennesima dinamica di debolezza di dollaro americano, con eurodollaro in discesa sui supporti a 1,1550, GbpUsd su nuovi minimi sotto 1,31 e NzdUsd sotto i livelli del 2017. Anche qui è tuto bruscamente rientrato: l’EurUsd è ora compreso tra area 1,17 e i supporti citati e quindi si muoverà in lateralità se non alla rottura di una di queste due zone. Gbpusd si è avvicinata al target e sotto 1,32 conserva ancora caratteristiche ribassiste di breve.
Lineare invece l’oro che, piuttosto decorrelato sia da indici che dalle valute, ha mantenuto la sua debolezza e potrebbe dunque intraprendere ulteriori discese verso 1.235, purchè nel breve resti sotto area 1.242-54.