Fissata al 23 luglio 2020 la scadenza per presentare all’Agenzia delle entrate il nuovo modello per la dichiarazione dei redditi. Entro il 15 aprile prossimo saranno online a disposizione degli utenti i modelli precompilati da inoltrare all’Agenzia tramite commercialista o Caf. Si confermano invariate deduzioni e detrazioni relative alle spese sanitarie e agli interessi sui mutui per la prima abitazione. Importanti novità introdotte consentiranno un’interessante riduzione delle tasse con la presentazione del 730-2020 sui redditi del 2019.
Novità e vantaggi
In caso di contribuente deceduto tra il 2019 e il 23 luglio prossimo, gli eredi potranno presentare la dichiarazione dei redditi tramite il modello 730 precompilato. Tale modello non potrà essere inviato al sostituto d’imposta del defunto, né dell’erede, ma dovrà pervenire tramite Caf, commercialista o trasmesso all’AdE. Buone nuove anche per chi pratica sport: disposto un credito d’imposta del 65%, il cosiddetto bonus sport, a favore di gestori o proprietari di impianti sportivi. Identico il credito d’imposta riconosciuto per i contribuenti impegnati nello smaltimento dell’amianto, in opere di bonifica ambientale e di risanamento idrogeologico. Prevista inoltre una detrazione del 50% entro i 3mila euro lordi destinati alla realizzazione e installazione di colonnine per ricaricare le autovetture elettriche.
Figli, istruzioni e lezioni provate
Sale a 4mila euro il limite reddituale della dichiarazione dei redditi per i figli a carico di età non superiore ai 24 anni e aumenta fino a 800 euro l’importo massimo su base annuale da detrarre per le spese di istruzione. Presenterà il quadro RM del modello Redditi persone Fisiche 2020 il personale docente di ogni ordine e grado che ha svolto lezioni private. A fronte dei compensi ricevuti dall’erogazione di lezioni private verrà applicata una tassazione sostitutiva del 15%. I minori o maggiorenni affetti da DSA (Disturbo specifico dell’apprendimento) potranno beneficiare della detrazione del 19% per le spese sostenute dai famigliari o da essi stessi. Tali spese includono il conseguimento del diploma di secondo grado e l’acquisto di strumenti compensativi e informatici come previsto dal decreto n. 170/2010.
Impatriati
Per “impatriati”intendiamo i contribuenti che a partire dal 30 aprile 2019 hanno trasferito in Italia la propria residenza. Se il trasferimento avviene in Regioni quali Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna i redditi da lavoro dipendente o da assimilati contribuisce al reddito complessivo nella misura del 10% o del 30%.
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