Diasorin si espande e rivede al rialzo i target. Fin dove si potrà spingere il titolo?

ProiezionidiBorsa

Analisi Proiezionidiborsa

Sul titolo è in corso una proiezione rialzista che non ha più ostacoli sul cammino che porta verso il I° obiettivo naturale in area 78.455€. Tuttavia le ultime sedute hanno visto una debolezza apparente del titolo. Più volte, infatti, le quotazioni hanno cercato di rompere al ribasso il supporto in area 74.866€ senza successo. Questa capacità del supporto di resistere alle pressioni ribassiste è un segnale di salute e di forza del titolo che potrà presto riprendere il suo cammino rialzista.

Solo la rottura di questo supporto prima e di 72.648€ dopo metterebbero in discussione lo scenario rialzista.

La News: Fonte MilanoFinanza

DiaSorin completa l’acquisto del portafoglio di immunodiagnostica Elisa e rivede al rialzo i target. Nel dettaglio, la società ha completato l’acquisizione del portafoglio di immunodiagnostica Elisa e delle relative attività materiali e immateriali da Siemens Healthcare Gmbh e dalle sue affiliate. L’accordo di acquisto vincolante era stato siglato lo scorso 25 luglio.

Gli asset rilevati includono principalmente i contratti di vendita e distribuzione, la base installata degli strumenti e la relativa proprietà intellettuale. L’acquisizione non comprende, invece, il trasferimento dei dipendenti né l’impianto di produzione. Siemens  Healthineers, secondo gli impegni assunti, continuerà a produrre e fornire esclusivamente a DiaSorin  i kit immunodiagnostici Elisa per un periodo di tre anni, garantendo la fornitura agli attuali clienti.

A seguito di quest’acquisizione ora DiaSorin  stima di raggiungere un utile netto tra 160 e 165 milioni di euro nel 2019, a fronte della precedente previsione tra 155 e 160 milioni, quindi con un aumento medio annuo del 13% e non più del 12%. I ricavi sono attesi a 775 milioni di euro (735 milioni la stima precedente) con un incremento medio annuo dell’11% anziché del 9%, l’ebitda tra 295 e 300 milioni dal range di prima a 280-285 milioni, in aumento dell’11% anziché del 9%, e il free cash flow cumulato tra 465 e 475 milioni (da 445-455 milioni).