Detieni azioni? Sarai allo scoperto dal 3 settembre

azioni rischiose

Detieni azioni? Sarai allo scoperto dal 3 settembre.

Dal 3 settembre prossimo entra in vigore la direttiva 2017/828/CE col relativo regolamento attuativo, che prevede la totale trasparenza sulle azioni quotate. I nominativi dei titolari vengono comunicati alla società emittente, per agevolare l’esercizio dei diritti di voto. Per tener celate le azioni nel cassetto, insomma, non restano che le fiduciarie. Ecco in dettaglio cosa cambia, con l’aiuto degli esperti dell’Ufficio Studi di ProiezionidiBorsa.

Detieni azioni? Sarai allo scoperto dal 3 settembre

Nome e cognome del titolare di ogni azione quotata sarà comunicato alla società emittente al fine di agevolare l’esercizio dei relativi diritti di voto. Banche ed intermediari, italiani ed esteri (compresi quelli svizzeri) stanno informando su questa rivoluzione i risparmiatori italiani. Ma solo quelli che detengono un conto deposito, contenente partecipazioni in società quotate in Italia o all’estero.

Quante banche hanno una fiduciaria…

Ovviamente, molti gruppi bancari che non si erano dotati di una fiduciaria, sono corsi a crearla. Le società fiduciarie italiane sono sottoposte alla vigilanza del Ministero per lo Sviluppo Economico, a norme e procedure burocratiche molto stringenti. Ragion per cui molti preferiscono aprire relazioni con società fiduciarie all’estero, dove si garantisce una maggiore segretezza e impenetrabilità delle informazioni e una più semplice burocrazia generale.

Intestando alla fiduciaria il deposito titoli, infatti, sarà questa a risultare titolare delle azioni presso la società emittente. Il risparmiatore che oggi restava anonimo, insomma, per non cambiare questo status, pagherà una bella commissione.

Se la catena si allunga

Detieni azioni? Sarai allo scoperto dal 3 settembre. Se le partecipazioni fossero detenute attraverso più mani, per esempio tramite una catena di intermediari multipli, ciascuno degli intermediari richiederà informazioni presso quello con il quale ha il rapporto, in relazione alle azioni in questione. Il nuovo obbligo degli intermediari e degli azionisti riguarda soltanto quegli emittenti che hanno la sede in uno stato membro dell’Unione europea. E che abbiano azioni quotate in un mercato regolamentato dell’UE.