Nonostante il settore di riferimento abbia attraversato un periodo non facile quest’anno, Delta Airlines sembra essere uscita assolutamente indenne dalle turbolenze.
I problemi del settore aereonavale sono stati provocati principalmente dagli incidenti accaduti ai Boeing 737 MAX a partire dall’ottobre del 2018. Le conseguenze sono state il blocco aereo su tutti 737 MAX e gravi perdite per molte compagnie che lo utilizzavano. Probabilmente proprio per il fatto che Delta non abbia avuto in flotta quel modello di Boeing, ha permesso alla compagnia di mantenersi in alto rispetto ad altri competitors. E tutto ciò nonostante i prezzi del carburante non siano bassi e le previsioni non proprio ottimistiche.
Qualche dato su Delta Airlines
È una delle più grandi compagnie aeree degli States e vanta più di 4.000 voli giornalieri. Ha il primato di essere la più vecchia delle aziende di trasporto aereo negli USA, con data di fondazione che risale al 1924. Può coprire più di 460 destinazioni a livello globale, distribuite in 85 Stati e nel 2009 è stata al primo posto per clienti trasportati rispetto ai chilometri percorsi.
Le acquisizioni
Delta Airlines è stata molto attiva sul versante acquisizioni. Nel 1991 ha rilevato gli assets e molte delle rotte verso l’Europa della Pan Am, già in bancarotta. Con l’acquisizione di Northwest Airlines ha sancito definitivamente il suo primato di maggiore compagnia per numero di clienti. Nel 2012 ha acquisito il 49% di Virgin Atlantic. In termini di joint venture, oltre a far parte dell’alleanza SkyTeam, ha stretto nel 2010 un accordo con Air France-KLM e Alitalia per i viaggi a lunga percorrenza.
I fatturati e le performances
I dati sull’ultimo fatturato annuale di Delta Airlines sono davvero interessanti: 44,44 miliardi di dollari nel 2018. Negli aggiornamenti recentemente pubblicati, il management ha evidenziato un aumento del RASM di circa il 2,5% nell’ultimo trimestre. Il RASM (Revenue Per Available Seat Mile) è un sistema di valutazione basato sul rapporto tra entrate e numero di passeggeri per miglio, che normalmente viene utilizzato dalle compagnie aeree come banchmark.
Un fattore che ha contribuito a tale aumento è sicuramente il recente accordo con American Express sull’utilizzo in partnership delle carte di credito. Ma anche e soprattutto quello della percentuale di posti occupati da clienti paganti che ha superato di molto le aspettative.
Andamento del titolo
Nonostante ultimamente il titolo Delta Airlines (DAL) abbia perso circa il 6% a causa probabilmente di costi di gestione dovuti all’incremento della clientela, il grafico parla abbastanza chiaro. Stiamo parlando di una realtà solidissima e con fondamentali degni delle più grandi compagnie americane.
Per questo motivo l’outlook nel lungo termine rimane necessariamente positivo e anzi, data la forza sui fondamentali, il recente calo potrebbe rappresentare un’ottima occasione di acquisto.