I debiti pubblici europei cresceranno a causa del Covid-19.
Questo cosa comporterà nel breve periodo?
Causa della pandemia dell’influenza legata al coronavirus tutte le economie del mondo subiranno un calo notevole.
Conseguentemente il rapporto debito/Pil crescerà enormemente in moltissimi Stati del mondo.
In Europa ci saranno aumenti notevoli nei debiti degli Stati sia per far fronte alle future spese sanitarie sia per far fronte alle varie spese di carattere sociale per combattere gli effetti economici della pandemia.
L’aumento notevole dei debiti statali comporterà per forza una crescita dell’inflazione a causa dell’aumento dei quantitativi monetari immessi nel sistema.
Gli Stati dovendosi indebitare saranno prima o poi costretti ad aumentare i rendimenti dei rispettivi Titoli di Stato.
Debiti pubblici europei: tutti in crescita?
Dopo la pandemia: vecchie regole di bilancio europeo.
Conseguentemente entro due o tre anni, o ancora prima, appena fuori dal pericolo influenza, si dovrà ritornare ad una politica di bilancio restrittiva.
Questa politica riprenderà obbligatoriamente le vecchie strade che poi sono solo soltanto due:
minor spese e maggiori tasse.
In questo modo il debito pubblico cercherà di essere arginato e si proverà a farlo rientrare in limiti più consoni alle politiche europee, di contenimento spese.
Perché in Europa si vuole a tutti i costi il contenimento delle spese pubbliche?
Molto semplice, paura dell’inflazione e soprattutto stabilità nei cambi.
Queste sono le regole d’oro per i Paesi forti con industrie abituate a confrontarsi sui mercati mondiali.
Le solite regole per gli scambi internazionali che venivano garantite dal sistema monetario del Gold Standard nell’ottocento per i Paesi più industrializzati.
Il sistema aureo garantiva che le oscillazioni tra i cambi delle varie valute rimanessero nei “punti dell’oro”.
La Germania adottò tale sistema aureo appena conclusa la sua unità politica dallo Stato prussiano al secondo Reich tedesco nel 1871.
La Germania più che un euro forte, vuole un euro stabile.
Così come nel sistema aureo ( Gold standard) si poneva il problema di gestire i grossi deficit commerciali e statali, così nel sistema euro si pone il problema dei grandi debiti statali.
Le maggiori tasse andranno a ridurre, per forza, il reddito disponibile delle famiglie.
Quindi meno soldi per tutti, e sicuramente aumenti tendenziali della disoccupazione.
Per i Paesi con rapporti debito/Pil accettabili, questo aumento sarà accettabile e tollerabile. Per altri Paesi il cui rapporto è tra i più alti d’Europa come quello italiano, si formeranno gravi crisi economiche.
Questi ingorghi economici si determineranno a causa delle seguenti distorsioni nel sistema economico: maggiori tasse, minor reddito disponibile, minori consumi, e conseguentemente maggiore disoccupazione.
Le previsioni anche di breve periodo porteranno i Governi del nostro Paese ad una serie di finanziarie di aumento della tassazione ordinaria e a non escludere interventi fiscali di natura patrimoniale molto pesanti.
La soluzione a livello nazionale più che economica è politica.
Il nostro sistema elettorale attuale basato sul proporzionale e con bicameralismo perfetto non permette di avere forti maggioranze politiche durature.
Quindi sarebbe opportuno anche ripensare il sistema elettorale del nostro Paese.