Sono ore decisive per capire la portata dei dazi che l’Usa imporrà anche rispetto ai 3 miliardi di prodotti base della dieta mediterranea.
La procedura del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti è alle battute finali. Tutti gli imprenditori del Made in Italy hanno le orecchie drizzate e gli occhi spalancati e fanno i dovuti scongiuri. Non è escluso che ci sia un nuova lista allargata dei prodotti europei da colpire. Questa volta paghiamo per colpe non nostre: l’Italia si ritroverebbe ad essere punita per questioni che non ci riguardano direttamente.
Cosa potrebbe aumentare
Pasta, vino, olio corrono il rischio di essere colpiti profondamente: con rialzi anche del 100%. I formaggi potrebbero essere colpiti dai dazi per il 50%.
Agroalimentare italiano in Usa
Il mercato Usa è il terzo sbocco dell’export agroalimentare. Sulle tavole a stelle e strisce degli statunitensi sono arrivati 4,2 miliardi di euro in prodotti.
Le preoccupazioni
L’Italia si appella all’Unione Europea di mediare con Donald Trump. Se avvenisse l’irreparabile l’Europa si troverebbe a gestire una situazione non facile. L’imposizione di nuovi dazi doganali metterebbe in ginocchio le imprese.
Chi rischia di più
Sulle proprietà allegre del vino nessun dubbio. Ma con eventuali dazi in aumento, bere vino farà piangere perché costerà caro. Si prefigura con dazi del 100% che il costo di una bottiglia di prosecco costerebbe 15 dollari rispetto ai 10 dollari di oggi. Non solo un costo in più ma una rilevante perdita di competitività rispetto alle produzioni non colpite.
Catena del vino effetti devastanti
Le ripercussioni si avrebbero sull’intera filiera: importatori, distributori, trasportatori, enoteche, ristoranti. Contro l’ondata dei dazi anche gli stessi americani si sono ribellati.
Chi potrebbe approfittare
Malbec argentino, Shiraz australiano, Merlot cileno potrebbero essere le etichette di vino favorite da una situazione simile. I competitor a questo punto potrebbero aggredire le tavole a stelle e strisce in maniera incisiva e posizionarsi in una quota di mercato davvero appetibile.
Perché sta succedendo tutto questo
Il braccio di ferro tra Stati Uniti e Unione Europea è dovuto dal fatto che non c’è concordia nel settore aereonautico per via della querelle tra l’americana Boeing (NYSE;BA) e l’europea Airbus.
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