DAX: quadro bidirezionale sull’indice tedesco

DAX

Per il DAX possiamo parlare di un quadro bidirezionale, in quanto secondo tecniche diverse, si presentano quadri prospettici diversi.

Spesso le tecniche, che utilizziamo anche nel presente articolo, concordano nell’indicare una direzione univoca, proiettando un quadro rialzista o ribassista.

Talora capita, invece, come in questo caso, che il quadro tecnico si presenti confuso, potendo aprirsi a scenari diversi.

Vediamo perché.

DAX: quadro bidirezionale sull’indice tedesco

Prendiamo le mosse dal seguente grafico, che raggruppa diversi elementi e tecniche di analisi.

Dax ciclo su settimanale

Il grafico si basa su barre settimanali.

Il semicerchio verde indica un ciclo di medio termine, suddiviso nei canonici quattro sottocicli, e quindi ci troviamo nel terzo.

In un ciclo regolare al rialzo, in questo terzo sottociclo dovremmo trovare il massimo dell’intero ciclo.

Tuttavia, la regola canonica vuole che se i corsi rompono al ribasso il minimo iniziale del ciclo, allora il ciclo continui in negativo, divenendo ribassista.

In altri termini destinato a disegnare nel prosieguo minimi e massimi decrescenti.

Questa circostanza, cioè la rottura del minimo iniziale, verificatasi nel secondo sottociclo, durante la prima ondata pandemica, deporrebbe quindi a favore di questa tesi.

La tesi rialzista

La tesi rialzista resta tuttavia prevalente, in base al metodo Magic Box.

Metodo che proietta un target in area 14.300 per/entro la settimana del 25 gennaio.

Conferme dalle metriche di Gann

Anche le metriche di Gann paiono confermare tale setup temporale.

Tralasciando, per maggior semplicità, il relativo grafico, riportiamo una proiezione effettuata con le tecniche di Gann.

Applicando un quadrato di massimo, viene proiettato un setup temporale coincidente con quello già proiettato per la settimana del 25 gennaio.

Conclusioni

Prevale, allo stato attuale, un quadro grafico bidirezionale rialzista sull’indice tedesco DAX, che rimarrà tale almeno fin tanto che non intervenga una chiusura settimanale, inferiore rispetto alla trend line rappresentata dalla freccia nera, positivamente inclinata, delineata sul grafico iniziale.

La convergenza di questa con l’area 14.300 ci aveva consentito di definire anche il setup temporale, sopra indicato.

La sua violazione ribassista proietterebbe i corsi verso una prosecuzione negativa del ciclo, con target in tempo e prezzo che provvederemo a calcolare, qualora si presenti un tale segnale.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT