A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT
Approfondimento Borse Usa analisi fondamentale
Abbiamo già visto in un precedente articolo che l’ipotesi di un top di lungo anche sul Dax veniva confermata dalle proiezioni basate sui cosiddetti cicli asimmetrici.
Tuttavia, tale tecnica consentiva di definire un’ampia area temporale, entro la quale attendersi il probabile massimo, ma senza una più precisa tempistica.
Invece con tecniche diverse era possibile effettuare una più precisa proiezione.
Top or bottom proiettava un potenziale setup di lungo per il primo trimestre 2018.
Il seguente grafico evidenzia, invece, l’incrocio tra due rette, tracciabili con il metodo magic box.
Tale intersezione definiva, con largo anticipo, tempo e prezzo che avremmo dovuto attenderci per la formazione di un massimo di lungo termine, e dal quale, in effetti, i corsi hanno cominciato a scendere.
La proiezione di un top di lungo viene confermata anche dalla tecnica del quadrato di Gann, applicata utilizzando determinati parametri geometrici, come evidenziato dal grafico seguente.
In corrispondenza del segno giallo verticale, notiamo infatti che terminava un intero ciclo del quadrato su time frame mensile, e quindi le quotazioni iniziavano a scendere.
Infine, ecco un grafico del Dax di lunghissimo termine.
Possiamo notare come sia possibile interpretare una dinamica caratterizzata da un canale rialzista suddiviso in due metà.
Proiettando la parte inferiore sopra la retta di resistenza centrale, otteniamo una trend line, interessata la quale, i corsi hanno iniziato a cedere (zona in giallo).
Tecniche diverse convergevano, quindi, nel proiettare sui massimi di inizio anno un setup di lungo termine dell’indice tedesco.