Dati macroeconomici USA in chiaroscuro ma la fiducia risale

dati macroeconomici

Pomeriggio intenso negli USA sul fronte dei dati macroeconomici.

Una sventagliata di numeri ad ampio raggio che offre spunti interessanti si diversi fronti.

Chiariamo subito che la miscellanea di dati è rimasta variegata anche dal punto di vista della comparazione con le attese e coi dati precedenti.

Insomma nulla di tracciante in un senso o nell’altro.

Tabella principali dati macroeconomici USA del pomeriggio

    Principali ordinativi di beni durevoli (Mensile) (Ago) 0,5% 0,2% -0,5%
    Indice dei principali prezzi di spesa per consumi (Annuale) (Ago) 1,8% 1,8% 1,7%
    Reddito personale (Mensile) (Ago) 0,4% 0,4% 0,1%
    Spese personali (Mensile) (Ago) 0,1% 0,3% 0,5%
    Sentimento d’aspettativa dei consumatori del Michigan (Set) 83,4 79,9
    Indice di fiducia del Michigan (Set) 93,2 92,0 89,8
    Indice Preliminare Sentimento dei Consumatori Michigan (Set) 108,5 106,9 105,3

Si è cominciato bene la mattinata americana con il +0.5% versus +0.2% atteso e -0.5% dello scorso mese che conferma una volta di più come la FED sta probabilmente peccando di eccesso di zelo.

Anche perché l’indice dei prezzi a +1.8% in linea con le attese è ormai vicino al target inflattivo del 2% e poi si sa che è un attimo volare molto oltre…

Per la FED una stoccata inflazionistica fungerebbe da chiaro segnale che la strada imboccata coi tagli dei tassi va immediatamente fermata se non invertita.

L’incremento del reddito unito al calo delle spese personali si compensano e in qualche modo mitigano le attese di inflazione.

Vuoi vedere che gli americani sono diventati improvvisamente risparmiosi?

Sentiment

Proprio stamani abbiamo visto come la fiducia in Italia sia in calo dopo questa fase di incertezze politiche.

Ebbene in America, evidentemente, nonostante l’ipotesi di impeachment per Trump, la popolazione resta assolutamente tranquilla e fiduciosa.

Tutti e tre i dati sulla fiducia infatti risultano in miglioramento e quello più significativo il “Michigan sentiment” addirittura risale a 93.2 da 89.8.

Battendo anche le attese poste a 92.

L’indice preliminare salito a 108.5 tocca l’apice da quattro mesi a questa parte e conferma il buon umore ritrovato dal pubblico americano.

Insomma, pur senza eccellenze o record straordinari i dati  macroeconomici americani restano saldamente posizionati nel reparto della crescita, ben lontani da quelle prospettive di recessione che affliggono la vecchia Europa.