Dati macroeconomici e Borse in range nel post BCE

Mario Draghi BCE

Post BCE, il giorno dopo o come nel famoso film: The day after…

Tanto tuonò che non piovve.

Nella sua mancanza di innovazione e di interventi risolutivi la BCE  una certezza l’ha data: inonderà il mercato di euro, tramite le sole istituzioni finanziarie, banche in primis.

E questo per il momento basta eccome alle Borse, che tengono e anzi migliorano leggermente i buoni livelli già raggiunti ieri.

Insomma mercati sempre più sensibili alle politiche monetarie e sempre meno legati all’economia reale.

In realtà, se questo fiume di liquidità in arrivo andrà ad incidere su dati macroeconomici e Borse resta tutto da verificare.

Anche i dati macroeconomici e le borse oggi paiono adeguarsi a questo clima di quiete, vediamoli

Colpiscono subito l’attenzione le vendite al dettaglio dei paesi bassi a +5.2% da 0.2%.

Evidentemente in area UE qualcuno che riesce a veleggiare c’è ancora e le piccole dimensioni aiutano ma non spiegano interamente un dato così rilevante.

Fenomeno da analizzare e semmai replicare.

Balzo in avanti del Giappone, ancora BUY su Nikkei 225 e Topix

In Giappone forte balzo in avanti sia della capacità produttiva che della produzione industriale che su base mensile passa da -3.3% a +1.3%!

Ottimo, non c’è che dire… e buona conferma per il nostro segnale di BUY sul Nikkei225 e/o sul Topix per chi accetta maggiore volatilità.

Oggi belle e promettenti chiusure nel paese del sol levante:

Nikkei 225 +1.05%

Topix +0.93%

Ecco, semmai questo Topix un po’ più debole ci invita ad essere cauti come timing di ingresso immediato per chi non ha ancora inserito il Giappone in portafoglio.

Indici dei prezzi e Germania sempre più giù nel post BCE

La stabilità dei prezzi in Spagna evidenzia ancora di più la crisi della Germania ove i prezzi all’ingrosso su base annuale sono scesi da -0.1% a -1.1%.

D’altronde con la produzione in crollo era inevitabile.

Anche la recessione tedesca dunque sarà inevitabile?
O basteranno le mosse della BCE?