Cocktail, videogiochi, condimenti, gelati, acqua imbottigliata, vino, cioccolatini, annunci pubblicitari. I richiami al sommo poeta Dante Alighieri si sprecano in questa primavera di contenimento. Dovendo festeggiare la Pasqua a casa, possiamo divertirci a seguirli tutti.
Ovviamente dopo le cose serie, come i festeggiamenti dedicati ovunque all’autore della Divina Commedia. Li troviamo sul sito del Ministero della Cultura. Anche Noi della Redazione Cultura di ProiezionidiBorsa ci siamo divertiti a scovare, in occasione del Dantedì, gli incredibili omaggi ispirati al sommo poeta Dante Alighieri.
Le aziende che si chiamano Dante, dall’olio al gelato
A portare il nome dell’aretino più famoso del mondo, c’è più di un’azienda. Producono olio, pasta ripiena, vini, salumi. Quella dell’olio, per l’occasione, ha preparato un’etichetta speciale: inquadrando il QR code si può navigare sulla pagina web dedicata al legame tra il marchio e Dante Alighieri.
Quest’azienda nel 1898 ha cominciato a spedire olio in Nord America, Argentina e Australia: Paesi nei quali gli immigrati italiani, che avevano nostalgia di casa, richiedevano prodotti alimentari nazionali.
Portano il nome di Dante alcuni vini italiani e argentini: la famosa Vernaccia di San Gimignano si veste di versi del poeta. Ma incuriosisce il lancio della birra rossa dedicata all’anima. È una doppio malto con tripudio di aromi, che si accompagna bene ai formaggi stagionati e alla carne alla brace.
Gli omaggi golosi al cioccolato
La multinazionale del gelato industriale più conosciuta al mondo lancia il primo stecco limited edition al fondente, caramello salato e lampone.
Intanto, una campionessa mondiale di cioccolato che vive all’isola d’Elba, ha lanciato una collezione di “praline infernali” fatte a mano. Dall’outfit demoniaco: ma a gustarle ci si sente in paradiso.
Una bella ispirazione anche per i nostri dessert casalinghi. I peccatori affogano in una ganache alla mandorla, al mango e rhum, poi si passa al caramello salato e via via si sale verso il purgatorio e il cielo al cioccolato bianco.
Dalla Crusca a Topolino
A Firenze, dove è stato restaurato il cenotafio di Dante, opera dello scultore Stefano Ricci, inaugurato il 24 marzo del 1830, si clicca sull’app dedicata al poeta, che consente ai cittadini e turisti di aggirarsi in maniera del tutto autonoma per la città.
Possibilmente risparmiando l’acqua, come invita a fare la campagna pubblicitaria dell’azienda municipalizzata fiorentina. Un’altra app, aderente al progetto “Dante o Tosco” della Regione Toscana, promuove l’integrazione di contenuti culturali e turismo.
Dantedì, gli incredibili omaggi ispirati al sommo poeta Dante Alighieri
Mentre le menti alte seguono i percorsi danteschi avviati dall’ufficio UNESCO di Firenze e dall’Accademia della Crusca, gli appassionati di fumetto si dannano alla ricerca dei numeri di Topolino prodotti tra l’ottobre 1949 e il marzo 1950, dove il topo creato da Walt Disney scende nella selva oscura.
È caccia anche al videogioco horror per PlayStation3 e Xbox, ispirato alla Divina Commedia. Che tanto spavento non fa. Farebbe raccapricciare di più una riedizione degli spot pubblicitari danteschi, un tripudio di kitsch: quello con il poeta che assicura a Beatrice di aver usato meno di un rotolo di carta (igienica) per le sue rime.
E quello con Dante e Virgilio che telefonano in mezzo alla bolgia dell’inferno. Altro che le eleganti campagne pubblicitarie con Dante alla macchina per scrivere Olivetti!