D’Amico: trimestre in rosso, indicatori in ripresa. Chi avrà ragione? I livelli chiave per il futuro del titolo

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Il titolo D’Amico  ha chiuso la seduta del 3 Maggio in ribasso del 2.67% a 0.2005€.

Sul titolo è in corso una proiezione ribassista con gli obiettivi indicati in figura. Le ultime sedute hanno mostrato un aumento della volatilità e una forte indecisione. Il livello chiave per un’inversione rialzista passa per 0.20865€. La tenuta di questa resistenza spingerebbe le quotazioni verso gli obiettivi indicati in figura con massima estensione in area 0.14425€ (III° obiettivo naturale). Viceversa, la sua rottura farebbe ripartire il titolo al rialzo con I° obiettivo naturale in area 0.2392€.

News: Fonte MilanoFinanza

D’Amico International Shipping ha chiuso il primo trimestre con una perdita netta di 3,6 milioni di dollari rispetto all’utile netto di 1,8 milioni registrato nello stesso periodo dello scorso esercizio. Il primo trimestre del 2017, ha sottolineato la società attiva nel trasporto marittimo e specializzata nel mercato delle navi cisterna, aveva beneficiato di 2,7 milioni generati dalla vendita di due navi, nonché di costi per noleggi passivi inferiori.

I ricavi base time charter (Tce) sono stati pari a 66,3 milioni (66,6 milioni nel primo trimestre 2017) e il nolo spot medio giornaliero si è attestato sugli 12.726 dollari (13.363 dollari nel primo trimestre 2017). Mentre l’ebitda è risultato pari a 10,1 milioni (16,1 milioni nello stesso periodo 2017) D’amico  mantiene una visione positiva per quest’anno e il prossimo.

“Come affermo da ormai diversi mesi, le prospettive del mercato delle navi cisterna rimangono positive in quanto tutti i fondamentali sembrano indicare una ripresa, e ritengo quindi che ormai sia solo una questione di tempo. La domanda mondiale di prodotti raffinati è stimata in forte aumento nei prossimi anni, sulla scia dell’attesa accelerazione della crescita economia mondiale. In aggiunta, lo spostamento della capacità di raffinazione in Medio Oriente e lontano dai principali luoghi di consumo porterà sicuramente ad una crescita del tonnellaggio-miglia per il trasporto di prodotti raffinati. Nel contempo, l’ammontare delle scorte di prodotti che aveva raggiunto livelli molto elevati, creando pressione sui noli dal 2016, è ora tornato in linea con la media degli ultimi cinque anni. Questi elementi positivi, sul fronte della domanda, si associano ad una crescita estremamente limitata della flotta mondiale attesa nel prossimo futuro, tra le più basse degli ultimi 15 anni, ovvero 1,9% nel 2018 e 1,7% nel 2019”, ha spiegato l’ad, Marco Fiori.

L’ad ha anche sottolineato che “la prudente strategia commerciale del gruppo ha permesso di mitigare gli effetti negativi generati dalla congiuntura sfavorevole degli ultimi due anni. Il nostro piano d’investimenti di lungo termine, assieme al nostro impegno volto a rafforzare patrimonialmente e finanziariamente la società, pone D’Amico  in una posizione favorevole per poter beneficiare dell’attesa ripresa di mercato”.