Dalle isole tropicali il frutto che potrebbe salvare il mondo dalla fame

albero del pane

Conoscete la pianta di Ulu? Maggiormente conosciuta come albero del pane, deve le sue origini alle lontane isole della Polinesia, Micronesia e Melanesia. La leggenda narra che il Dio Ku riesce a salvare il proprio popolo dalla penuria di cibo interrando se stesso e dando vita all’albero del pane. Dagli atolli dell’Oceano Pacifico, questo albero si è diffuso anche nei Caraibi per consentire il nutrimento degli schiavi.

Infatti, per le sue capacità nutrienti si cominciò a chiamarlo Artocarpus, dal greco “artos” pane e “karpos” frutto. Il frutto dell’albero del pane diventò così, ed è tutt’oggi, il principale ingrediente della dieta di questi popoli.

Da studi recenti volti alla scoperta di nuovi superfood, si è mostrato quanto importante potrebbe essere questo albero come possibile soluzione alla fame nel mondo. Dalle isole tropicali il frutto che potrebbe salvare il mondo dalla fame.

Caratteristiche e proprietà

Questo enorme albero può raggiungere l’altezza di 20m. Adattatosi a terreni salati, l’albero del pane è resistente, produce frutti sin dal terzo anno di vita e ha una resa migliore di qualsiasi cereale o granaglia.

I frutti che produce sono della dimensione di un melone. Essi hanno una scorza dura e verde, ma la polpa all’interno è bianca e farinosa. Il costo irrisorio è dato dalla grande produzione di questi frutti, il che rende questo prodotto facilmente abbordabile in termini di costi.

L’albero del pane contiene carboidrati privi di glutine. È quindi perfetto in sostituzione del pane, visto anche il suo alto valore energetico. Il frutto ha pochissimi grassi, in compenso potassio, ferro, magnesio, ferro, fibre e vitamina B1 e B3 in grandi quantità. Ancora, è ricco di aminoacidi e antiossidanti.

La resa di questo frutto è enorme: con uno solo si può sfamare una famiglia di 5 persone senza che vengano a mancare nutrienti.

Come possiamo utilizzare il frutto dell’albero del pane

Dalle isole tropicali il frutto che potrebbe salvare il mondo dalla fame. Ma come è possibile? Le ragioni sono molteplici e non riguardano solo l’alimentazione. Abbiamo visto l’apporto energetico e vitaminico di questo frutto. Oltre a ciò, in cucina i frutti si prestano a ogni tipo di cottura e hanno un ottimo sapore che si avvicina al pane e alla patata. Dal frutto, si ricava una farina con cui sbizzarrirsi nelle preparazioni.

Oltre al frutto, dell’albero si possono mangiare i fiori e i semi. Dalla corteccia viene ricavata una fibra tessile, mentre il robusto legno è usato nelle costruzioni. Dall’albero si ricava anche del latte che possiede proprietà curative.

Combattere la fame nel mondo

Abbiamo compreso che le possibilità che questa pianta ci dà sono enormi. Ma come impiegarle nella maniera più efficiente? Una delle piaghe del mondo è la mancanza di cibo che si verifica giornalmente in alcune aree del globo. Circa l’80% di chi soffre la fame vive nelle regioni tropicali o subtropicali della Terra.

L’albero del pane è una pianta che non necessita di terreni particolari o irrigazione continua. Il rendimento della pianta è notevole e potrebbe essere importato e coltivato ovunque. Questo la rende una pianta perfetta per essere coltivata ovunque e per soddisfare le necessità delle popolazioni in difficoltà.

Questa possibilità si sta verificando anche grazie al tentativo di clonazione dell’albero del pane. Ciò eviterebbe la contaminazione di batteri e altri organismi potenzialmente nocivi. La fornitura di semi proviene direttamente dal Breadfruit Institute e finora ha interessato Liberia, Ghana, Haiti, America Centrale e Giamaica.

Pare che la coltivazione su larga scala di questa pianta possa veramente far fronte al problema della penuria di cibo, riducendo la morte per denutrizione nei Paesi più colpiti. Un altro aspetto positivo è dato dalla possibilità che queste piante aiutino nella riduzione delle emissioni di CO2.

Ecco che dalle isole tropicali il frutto che potrebbe salvare il mondo dalla fame, perché non dare una possibilità?