Dalla chiusura di Ottobre, segnali Long di Lungo Intervista a Gian Piero Turletti

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Ditt. Gian Piero Turletti Analista di fama internazionale ed Autore di Magic Box in 7 passi e metodo RCM Edizioni Proiezionidiborsa

IL MESE DI OTTOBRE SI RIVELA SPESSO DI DIFFICILE INTERPRETAZIONE, STATISTICAMENTE CONTRASSEGNATO DA FREQUENTI CAPOVOLGIMENTI DEL TREND: QUAL’E’ LA SUA OPINIONE SUL MESE CHE STA PER CHIUDERSI?

Anche questo mese di ottobre non smentisce le statistiche che lo descrivono come frequentemente caratterizzato da due opposti trend.
Ma l’analisi tecnica non deve certo lasciarsi impressionare da movimenti sia pur improvvisi e repentini, e deve apprestare, invece, strumenti per interpretare la situazione sotto molteplici profili, sia proiettivi che trend following.

PROPRIO IN TALE OTTICA, ESISTE UN FILO ROSSO CONDUTTORE TRA LE DIVERSE ANALISI CHE SI POSSONO FARE, ANCHE RINVIANDO A SUE PRECEDENTI ANALISI?

Certamente.
Intanto, come sempre sottolineo, non va mai dimenticato che le proiezioni descrivono scenari possibili, che diventato probabili o essere negate solo sulla base di determinati segnali, ad esempio rottura di determinati livelli di supporto o resistenza.
In tal senso, risultava particolarmente importante osservare, per il lungo termine su barre mensili, il comportamento degli indici azionari.
Il tutto unitamente ad analisi di breve termine, che potessero confermaci o meno se il rialzo intervenuto nella seconda metà di ottobre fosse solo un estemporaneo fuoco di paglia, oppure qualcosa di più consistente.
Unendo i due tipi di analisi, di cui quella di breve condotta su barre daily, possiamo con notevole probabilità affermare che il rialzo di lungo non è terminato.

COME GIUNGE A TALI CONCLUSIONI?

In primis, osservando appunto gli indici su grafici a barre mensili.
Soprattutto in casi di incertezza, utilizzo una tecnica che spesso ha risolto diversi casi dubbi, secondo la mia esperienza, quella delle rette parallele.
Si traccia una retta congiungente due principali minimi o massimi, e si vede se corrisponde ad una parallela che interseca una retta, in modo che le due costituiscano un canale rialzista o ribassista, secondo i casi.
In questo caso possiamo constatare come sui principali indici azionari il minimo di ottobre fosse punto di passaggio del bordo inferiore di un canale rialzista di lungo termine, in quanto parallelo ad una o più rette resistenziali di lungo.
Dettagliando la situazione sui singoli indici:
EUROSTOXX: bordo inferiore intersecante il minimo di ottobre con il minimo di giugno 2012, parallelo alla retta intermedia intersecante i massimi di giugno 2014, gennaio 2014 e marzo 2012, ed al bordo superiore del canale di lungo, nonché retta resistenziale intersecante i massimi di ottobre 2009 e gennaio 2010.
DAX: bordo inferiore del canale intersecante il minimo di ottobre con il minimo di settembre 2011, e parallelo alla resistenza intersecante i massimi di maggio 2011 e maggio e giugno 2014.
S & P 500: bordo inferiore del canale intersecante i minimi di ottobre 2014, ottobre 2011 e novembre 2012, e parallelo alla resistenza intersecante i massimi di novembre 2009 ed aprile 2010.
FTSE MIB: bordo inferiore intersecante i minimi di luglio 2012 eed ottobre 2014, parallela alla resistenza intersecante i massimi di marzo 2012 e giugno 2014.

SPOSTANDO L’ATTENZIONE DAI SUPPORTI ALLE RESISTENZE, SI SONO AVUTE CONFERME DI TALE SCENARIO RIALZISTA?

Utilizzando la tecnica Magic box, avevo provveduto a tracciare dei canali ribassisti, che individuavano precisi livelli dinamici.
Usando quelli tracciati su barre daily occorre notare che è intervenuto un superamento della resistenza dinamica sullo S & P 500, mentre altri indici si trovano ancora all’interno del canale.
Vista anche la funzione dominante dell’indice statunitense, possiamo al momento considerare il segnale rialzista come un probabile viatico della continuazione del rialzo sui principali indici azionari.
INFINE, COME VALUTA LA REAZIONE DEI MERCATI IN RELAZIONE ALLE ULTIME DECISIONI DI POLITICA MONETARIA DELLA FED?

Probabilmente, si è ritenuto che l’economia fosse in una fase di ripresa, a prescindere dagli interventi statunitensi.
Non possiamo comunque dimenticare che a fronte di una restrizione nella politica monetaria della FED, erano state prese decisioni in direzione opposta da parte della BCE e proprio questa notte la BOJ ha deciso un’espansione della base monetaria.
Direi, quindi, che a livello macroeconomico il rialzo dei mercati trova alcuni sostegni non di poco conto, che potranno continuare a fare da contraltare a previsioni di stretta monetaria sul fronte statunitense.