Negli ultimi anni la telefonia mobile ha conosciuto uno sviluppo molto rilevante in tutto il mondo ed in particolare nel nostro Paese. Recenti dati ISTAT rilevano che il numero di smartphone in Italia ha superato quota 43 milioni. Questo fa dell’Italia il terzo Paese al mondo per diffusione dei telefonini. La concorrenza tra compagnie telefoniche nella Penisola è serrata a tutto vantaggio degli utenti che possono beneficiare di tariffe molto convenienti.
I piani telefonici spesso comprendono in un unico canone mensile diverse ore di conversazione e un’importante mole di dati scaricabili da Internet. Grazie al regolamento comunitario 2021/2015 dal 2017 gli abbonamenti nazionali sono validi in tutta Europa. In altre parole, ogni utente può beneficiare di minuti e giga in tutti i Paesi dell’Unione. A causa della definitiva uscita del Regno Unito dall’UE, però, dal primo gennaio alcune telefonate potrebbero costare molto di più.
Gli accordi di libero scambio
Il 24 dicembre scorso si sono conclusi gli incontri per concordare alcune norme comuni per il post Brexit. In particolare, le discussioni hanno riguardato i commerci e la circolazione di persone e merci tra Europa ed Inghilterra. Le febbrili trattative tra i negoziatori di Bruxelles e gli omologhi britannici non hanno però previsto alcuna tutela per gli utenti telefonici. Insomma, con il nuovo anno i regolamenti UE non saranno più validi nel Regno Unito. Le conseguenze potrebbero ricadere anche sulle bollette telefoniche che potrebbero diventare molto salate. Oltre alle chiamate si pagherà anche per consultare un sito, inviare una mail od orientarsi con le mappe on line. Insomma, usare il proprio smartphone potrebbe diventare un problema d’ora in avanti se si visita il Regno Unito.
Dal primo gennaio alcune telefonate potrebbero costare molto di più
Al momento non esiste una linea comune in tema di roaming tra Europa e Regno Unito. L’accordo è infatti applicato provvisoriamente in attesa del definitivo pronunciamento del Parlamento europeo. Inoltre, le limitazioni agli spostamenti causati dalla pandemia stanno riducendo fortemente i viaggi oltremanica. Le compagnie telefoniche potrebbero trovare accordi e prevedere agevolazioni per la clientela.
L’alternativa sarebbe l’applicazione delle normali tariffe di roaming o dei pacchetti a consumo normalmente previsti per i Paesi extracomunitari. Insomma, dal primo gennaio alcune telefonate potrebbero costare molto di più per chi volesse utilizzare il telefono nel Regno Unito. I disagi per i viaggiatori non si limiteranno ad un possibile aumento dei costi telefonici. Per i viaggi di durata superiore ai 3 mesi, sarà infatti necessario richiedere un visto come accade, ad esempio, per gli USA.