Dal 1 settembre verrà abolita la tassa aggiuntiva sulle visite mediche. Ecco per chi. Da martedì prossimo, infatti, il superticket sanitario non sarà più applicato in nessuna regione. Entra quindi in vigore la riforma approvata qualche mese fa che prevedeva l’annullamento della tassa. Un aiuto per diverse famiglie italiane. Soprattutto quelle con difficoltà economiche che non erano esenti dal superticket sanitario. Se si tratta di una novità a livello nazionale, per alcune regioni questa è una realtà già da tempo. Tra queste, Emilia Romagna, Basilicata, Valle D’Aosta, Friuli, Lombardia e Sardegna. Ora però le cose cambiano. È il Ministro della Salute Roberto Speranza a comunicare tutte le novità della situazione.
Cos’è il superticket
Il superticket risale al 2011. Si tratta di una tassa aggiuntiva al ticket già pagato. Il superticket consisteva, infatti, in 10 euro in più da versare su prestazioni mediche specialistiche e diagnostiche. La normativa nazionale prevedeva delle specifiche esenzioni. Si poteva evitare il pagamento del superticket, solo in determinate circostanze. I criteri si basavano sull’età, sul reddito e sulle condizioni di salute dei pazienti. Nello specifico, erano esenti dal pagamento i bambini con meno di 6 anni e gli over 65, chi presentava un ISEE inferiore a 36.151,98 euro e chi riportava malattie croniche e rare.
Dal 1 settembre verrà abolita la tassa aggiuntiva sulle visite mediche, ecco per chi
Ora, invece, le cose sono cambiate. Infatti, il ministro Speranza ha annunciato l’abolizione totale del superticket. Dunque, anche i cittadini che non rientravano in queste fasce, non dovranno più pagare la tassa prevista di 10 euro sulle prestazioni medico-sanitarie. E questo, da martedì, sarà valido in ogni regione. Per attuare l’iniziativa, il governo ha stanziato 550 milioni di euro annui. Tutte le regioni, per sopperire alla mancanza del pagamento del superticket, riceveranno degli introiti annuali.