Daiquiri, il cocktail cubano per eccellenza

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Molto spesso nei film ci sono scene ambientate nei bar. Il protagonista o la protagonista si ritrovano con in mano un alcolico a loro scelta e conversano con gli altri personaggi del film. Nei film di spionaggio questa fase è importantissima, perché molto spesso le informazioni vengono passate davanti al bar di un hotel o di una bettola dove si è recato il protagonista della storia.

Ci sono cocktail poi che hanno segnato un’epoca e sono entrati nell’immaginario popolare. Pensiamo per esempio al gin, bevuto da Gatsby per tutto il libro o il film.

Cocktail speciali

Alcuni cocktail però sono speciali perché ricollegabili a uno scrittore o a un movimento letterario. Ecco che infatti vengono in mente l’assenzio, per quanto riguarda i poeti maledetti. O il daiquiri, il cocktail cubano per eccellenza.

Nasce infatti a Cuba, su una spiaggia che gli dà il nome, Daiquiri, e ben presto si diffonde per tutta l’isola, riscuotendo un sacco di successo tra i cubani e i turisti che si trovavano da quelle parti.

Per essere innalzato a cocktail degli scrittori, però, il daiquiri deve ancora incontrare Hemingway.

A tu per tu con lo scrittore

Lo scrittore americano, infatti, in ritiro spirituale a Cuba per scrivere i suoi celebri racconti, era solito passare le sue giornate sulla spiaggia di Daiquiri.

Hemingway amava moltissimo il rum bianco prodotto a Cuba e decise di inventare una sua versione del daiquiri, il cocktail cubano per eccellenza.

La versione di Hemingway prevede infatti l’aggiunta di maraschino e succo di pompelmo all’interno del cocktail, bilanciando l’acidità del pompelmo con la dolcezza del maraschino. Lo scrittore, infatti, eliminò lo zucchero di canna e decise di aggiungerci il maraschino.

Il cocktail bevuto da Hemingway divenne così popolare a Cuba che ci sono addirittura due versioni diverse del daiquiri nel ricettario mondiale dei cocktail.

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