DAGLI USA IL FUTURO DEGLI INDICI
A CURA DI GIAN PIERO TURLETTI
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Gli indici statunitensi, segnatamente S & P 500 e Dow Jones, come noto, sono statisticamente correlati in misura rilevante agli altri indici. Dalla loro situazione tecnica è quindi possibile trarre utili indicazioni in generale per il comparto azionario internazionale. Occorre però fare un passo indietro.
Dai minimi di febbraio, tutti gli indici hanno intrapreso un trend rialzista di medio, che poteva condurli verso ulteriori target rialzisti..a condizione che il trend reggesse.
Ora, però, in via generale abbiamo assistito al cedimento di importanti supporti, e particolari indicazioni provengono dagli indici a stelle e strisce.
Ciclicamente, e questo vale per tutti gli indici, solitamente il rialzo che esprime il famoso detto sell in may and goa way, si basa su minimi di medio termine, che si siano formati nel mese di marzo.
Come dicevo in un passato webinar, quando invece questi minimi sono anticipati, è possibile che il massimo stagionale venga anticipato.
In effetti, osserviamo intanto cosa è successo sul Dow Jones.
Applicando Magic box, disegnato dai minimi di febbraio scorso, si evidenziava un canale rialzista di medio, con due essenziali target rialzisti: 17571, target centrato in tempo e prezzo per il setup di marzo, e poi 18147, con setup previsto per il 19 aprile, target effettivamente raggiungo nel giorno del massimo (18167) un giorno dopo, il 20 aprile.
Da quel momento le quotazioni hanno iniziato a retrocedere, sino a violare la trend line supportiva che reggeva l’intero movimento rialzista, partito da febbraio.
Rilevante peraltro notare, comunque, che il 30 marzo i corsi hanno violato al rialzo una trend line di medio/lungo, ed ora i corsi si trovano ancora al di sopra, con funzione quindi supportiva, ed oggi tale trend line passa a 18570.
Importante una sua tenuta per le dinamiche di medio/lungo.
Quanto allo S & P 500, non è riuscito, a differenza del Dow, a raggiungere il secondo target previsto a 2164 e, dopo aver raggiunto ed oscillato attorno al primo target di 2084, ha quindi violato la trend line di medio che reggeva le quotazioni.
A differenza del Dow, lo S & P 500 è peraltro nuovamente rientrato al di sotto della trend line resistenziale di lungo, che al momento, come dicevo, per il Dow è ancora intatta, con funzioni di supporto dinamico, oggi transitante a 18570.