Novità per quanto riguarda le detrazioni fiscali che riguardano le spese scolastiche per i propri figli da inserire nel modello 730. Il comitato di esperti in materia fiscale di ProiezionidiBorsa ha stilato un elenco di tutte quelle spese di cui potrai recuperare i soldi. Vediamo tutto quello che c’è da sapere per beneficiare di questo grande risparmio.
Quali le voci detraibili e a partire da quando la comunicazione dei dati sarà obbligatoria per le scuole
Da quest’anno arriva il rimborso spese scolastiche nel 730 precompilato per molte famiglie: ecco come ottenerlo. Si tratta di una delle novità che il MEF ha introdotto con il decreto del 10 agosto presente in G.U. del 20 agosto 2020. Secondo quanto prevede la norma da quest’anno scuole statali, paritarie ed enti locali potranno trasmettere i dati per predisporre il modello 730 precompilato. Se per l’anno 2020 e 2021, questa condizione sarà facoltativa, a partire dal 2022 diventerà una condizione obbligatoria per tutti gli istituti.
Come funzionerà il sistema? Entro la data del 28 febbraio, ogni anno, le scuole dovranno trasmettere i dati relativi alle spese che gli alunni hanno sostenuto nell’arco dell’anno. Questi indicatori saranno utili affinché l’Agenzia delle Entrate disponga il modello 730 precompilato inserendo tali voci da portare in detrazione. Un grande vantaggio per molte famiglie che ogni anno devono affrontare spese scolastiche che sono talvolta piuttosto onerose.
Da quest’anno arriva il rimborso spese scolastiche nel 730 precompilato per molte famiglie: ecco come ottenerlo
Per quanto riguarda le voci di spesa ammissibili, queste coprono un’ampia categoria: dalle gite scolastiche al costo della mensa. Come abbiamo già indicato, per i primi due anni la trasmissione sarà facoltativa e non si prevedono sanzioni per le scuole che non aderiscono. A partire dal 2022, invece, correrà l’obbligo per tutti gli istituti e gli enti di formazione. In buona sostanza, i contribuente non dovrà occuparsi di alcuna pratica poiché i dati perverranno automaticamente all’Agenzia delle Entrate e saranno presenti sul proprio modello precompilato.
Dal momento che per i primi due anni non corre l’obbligo, non si prevedono sanzioni. L’unica eccezione potrebbe riguardare la fruizione indebita delle detrazioni o delle deduzioni. In questo caso, si procederebbe in ottemperanza all’art. 3, comma 5-bis, del D. Lgs. 175/2014. Per quanto riguarda lo scadenzario fiscale per l’anno 2020, vi suggeriamo la lettura del calendario presente qui.