Da ora in poi cambieremo il nostro modo di stare in cucina con questo coltello multiuso che sta spopolando tra gli chef

coltello santoku

Per chi ama passare tempo ai fornelli, uno dei piaceri più grandi consiste nel creare ricette sempre nuove utilizzando i prodotti stagionali.  Tempo e inventiva, però, non sempre bastano: dobbiamo disporre degli strumenti adatti. Per fare esplodere la nostra creatività e stupire gli ospiti con piatti deliziosi, il segreto è un coltello che viene dal Giappone.

Da ora in poi cambieremo il nostro modo di stare in cucina con questo coltello multiuso che sta spopolando tra gli chef

Proviene dal Sol Levante, ma ormai è diffusissimo anche in Occidente. Molti grandi chef lo adorano, perché resistente, comodo e versatile. Parliamo del coltello santoku. In giapponese, santoku significa “tre virtù”, ovvero tagliare, sminuzzare e tritare. Che cosa? Le verdure, sicuramente, ma anche la carne e il pesce. Non solo: il santoku è ottimo per affettare il formaggio. Un vero e proprio jolly in cucina.

L’impugnatura giusta

Il segreto del santoku è nella sua forma e nei materiali di cui è fatta la lama. Il manico può essere di legno o, se scegliamo un modello più moderno, in nylon o fibrox. In ogni caso, l’impugnatura è ergonomica e permette di tenere il coltello senza rischiare di perdere la presa.

I segreti della lama

Per quanto riguarda la lama, essa può essere lunga tra i 13 e i 20 cm, ed è larga e sottile. La larghezza risulta particolarmente utile per raccogliere il cibo dopo che lo abbiamo tagliato: il santoku è davvero un alleato prezioso in cucina. Il fatto che la lama sia così sottile rende il coltello molto leggero e quindi ideale per tagliare frutta e verdura.

La tempra dell’acciaio

Esistono modelli di santoku fatti di ceramica, titanio e altri materiali, ma quello più diffuso sfrutta le doti dell’acciaio di damasco, particolarmente duro e resistente. Queste caratteristiche facilitano tagli netti e di precisione. Se siamo intenzionati ad acquistare il santoku, converrebbe optare per un modello con lama alveolata. Gli alveoli su uno o entrambi i lati impediscono al cibo di attaccarsi e migliorano ulteriormente la pulizia del taglio.

Come tagliare

Da ora in poi cambieremo il nostro modo di stare in cucina con questo coltello multiuso che sta spopolando tra gli chef, ma dobbiamo padroneggiare la tecnica per sfruttarlo al meglio.

Il santoku non ha punta e ha il dorso incurvato. Per questo, si presta a tagli rapidi ed efficienti, con un unico movimento verso il basso. Se possediamo una certa manualità, la tecnica da utilizzare è quella a dondolo.

Manutenzione del santoku

Il santoku è un compagno fedele e duraturo, che merita di essere trattato con cura. Basta qualche piccolo accorgimento. Ad esempio, non laviamolo in lavastoviglie, ma a mano. Per asciugarlo, utilizziamo un canovaccio pulito e il più possibile morbido. Cerchiamo di non utilizzarlo per tagliare alimenti troppo duri, e prediligiamo taglieri fatti di materiali come plastica o bambù. Infine, quando abbiamo smesso di usarlo, riponiamolo nell’apposito ceppo porta-coltelli.