Nel quarto decreto ristori della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ristori Quater, sono stati stanziati 5,3 miliardi per aiutare le attività in difficoltà. Da gennaio questi fondi dovrebbero andare ad aiutare chi è rimasto fuori dai precedenti 3 decreti e arriveranno sotto forma di esenzione fiscale. Ma solo per chi ne avrà diritto. Da gennaio ecco chi potrà usufruire del taglio delle tasse e chi invece le dovrà pagare.
Dal decreto ristori sotto forma di esenzione fiscale
Sono diverse le novità dell’ultimi DPCM, il Ristori Quater. Gli aiuti non saranno distribuiti a pioggia come nei precedenti tre decreti. Si seguirà un criterio che il Governo ha definito perequativo. Vedremo più avanti nell’articolo cosa implica questo criterio.
Inoltre sembra intenzione dell’Esecutivo non seguire più una distribuzione settoriale, utilizzando i codici delle varie attività. L’orientamento sembra quello di volere ristorare le varie attività in funzione della loro perdita effettiva. Il periodo che sembra sarà considerato non è di un mese, come fatto finora. L’idea sembrerebbe quella di prendere in considerazione le perdite di fatturato sull’arco di sei mesi.
Ma la novità maggiore è che questi 5,3 miliardi non saranno in forma di liquidità, ma in bonus fiscali riconosciuto dalla Agenzia delle Entrate.
Il criterio perequativo per la distribuzione degli aiuti
Vediamo di capirci meglio, partendo proprio dal criterio perequativo. Il fondo di 5,3 miliardi previsto dal DPCM Ristori Quater, sarà destinato alla cancellazione delle scadenze fiscali. Quindi, le attività interessate non si vedranno arrivare dei soldi sul conto corrente, ma si potranno vedere cancellare le scadenze fiscali finora rimandate.
Ma chi potrà godere di questa cancellazione del debito fiscale nei confronti dello Stato? Dipende dalla perequazione. Il Governo stabilirà un criterio secondo cui deciderà per ogni singola attività se e quante scadenze fiscali cancellare.
Attenzione perché questo è il passaggio cruciale. Secondo dei criteri, che ancora il Governo deve stabilire, sarà definito l’ammontare dell’importo per ogni attività economica. Individuata la cifra si opererà al conguaglio.
Ovvero, si terrà in considerazione quanti aiuti l’attività ha finora ottenuto e quelli che gli spetterebbero in base ai nuovi criteri. In base al confronto di queste due cifre, si opererà un conguaglio.
Da gennaio ecco chi potrà usufruire del taglio delle tasse e chi invece le dovrà pagare
Per ogni attività economica si verificheranno due scenari. Primo scenario. L’attività economica ha ricevuto aiuti inferiori a quanto i nuovi criteri hanno stabilito gli spetterebbe. Il conguaglio a favore della attività, avverrà con la cancellazione dei debiti fiscali fino a pareggiare la differenza.
Nel secondo scenario l’attività economica ha ricevuto aiuti superiori a quanto i nuovi criteri hanno stabilito gli spetterebbe. E quindi, non solo non avrà più nessun aiuto, ma sarà chiamata a pagare le imposte finora sospese.
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Questo pericolo è maggiore di quello di una patrimoniale e dovrebbero temerlo tutti i risparmiatori