Da gennaio anche in Italia alcuni tatuaggi saranno vietati ed a stabilirlo è proprio l’Unione Europea

tatuaggi

Tatuaggi. C’è chi li ama e chi li odia, chi ne ha fatto una seconda pelle ed un segno di riconoscimento e chi non si farebbe toccare da un ago neanche sotto tortura.

In effetti se c’è una certezza rispetto ai tatuaggi è che, come i diamanti, anche loro sono per sempre.

Farsi tatuare dunque non è affatto uno scherzo e non solo perché una volta fatto, non si torna più indietro.

Da qualche anno infatti le regole relativamente alla strumentazione da utilizzare, dagli ambienti di lavoro ed alla loro sterilizzazione sono sempre più stringenti.

Questo perché il rischio di infezioni, nel momento in cui si incide qualcosa sulla pelle, è sempre molto elevato.

È perciò importantissimo operare con materiale monouso, sterile ed in ambienti sanificati quasi al pari di una sala operatoria.

Da gennaio anche in Italia alcuni tatuaggi saranno vietati ed a stabilirlo è proprio l’Unione Europea

Un capitolo a parte riguarda invece i pigmenti utilizzati per il disegno.

Ed è proprio a questo proposito che si è pronunciata l’Unione Europea con una decisione scioccante per operatori e amanti del settore.

Da gennaio anche in Italia alcuni tatuaggi saranno vietati ed a stabilirlo è proprio l’Unione Europea

I tatuaggi a cui facciamo riferimento sono quelli colorati, che in alcuni casi possono essere dei veri capolavori d’arte contemporanea.

Per questo motivo sono anche i più richiesti.

L’Unione Europea ha invece deciso di limitare l’utilizzo di certi pigmenti, salvando di fatto soltanto il nero ed il bianco.

A disporlo è il Regolamento europeo REACH (N. 1907/2006), in particolare l’art.75 che mette al bando ben 27 colori.

Una vera e propria stangata per il settore ed una delusione per gli amanti del genere.

Ecco quali e perché

La decisione si fonda sulla dichiarata illegalità dell’isopropanolo, sostanza chimica utilizzata per rendere sterili i pigmenti colorati.

In particolar modo sembrerebbero esserne ricchi il giallo, il rosso, l’arancione e tutte le sfumature che virano al marroncino.

Dal 2023 dovrebbero essere banditi anche un particolare tipo di verde ed il blu.

Insomma, resta ben poco con cui lavorare a qualcosa di sensazionale!

Tuttavia pare che vi siano dei sostituti che si possono ritenere legali e che dovrebbero essere a breve immessi nel commercio.

Il rischio infatti è che si espanda il “mercato nero” dei tatuaggi, in poche parole l’abusivismo.

Tutto ciò comporterebbe gravissimi pericoli per la salute e per lo svolgimento in sicurezza del tatuaggio ed una crisi non indifferente per i tatuatori.

Per chi non si adeguerà fioccheranno sanzioni amministrative molto pesanti fino addirittura alla chiusura dei locali.

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