Da cosa nasce la nostra curiosità e perché il nostro cervello manda lo stimolo di accontentarla 

cervello

Il nostro cervello è la macchina più perfetta che esista, ma di cui purtroppo ancora non conosciamo tutte le caratteristiche. Sembra un universo infinito, eppure è lì, raccolto nella nostra scatola cranica. Per certi versi, parliamo ancora di misteri, anche quando facciamo riferimento ad azioni che sembrano invece così semplici. Oggi, vediamo assieme ai nostri esperti da cosa nasce la nostra curiosità e perché il nostro cervello manda lo stimolo di accontentarla.

La curiosità sulla curiosità

Sembra in effetti un gioco di parole essere curiosi sull’origine della curiosità. Eppure, se ci pensiamo, questa sensazione è una delle più piacevoli e intriganti del nostro cervello. E, come in altre occasioni, ci distinguiamo rispetto al mondo animale, perché riusciamo quasi sempre a soddisfarla. Ma cosa spinge effettivamente il nostro cervello a lanciare il messaggio della curiosità? Secondo il sito americano Cell, quando sviluppiamo il concetto di curiosità, nel nostro cervello accade un’azione abbastanza rivoluzionaria. In sostanza, è come se la chimica che regola il nostro cervello e lo mantiene così ordinato, modificasse la sua capacità di vedere le cose.

La dopamina

Da cosa nasce la nostra curiosità e perché il nostro cervello manda lo stimolo di accontentarla, attraverso la dopamina. Cos’è la dopamina? È uno dei neurotrasmettitori principali del nostro cervello, utile a:

  • controllare e gestire i nostri movimenti;
  • produrre la sensazione del piacere;
  • regolare il ritmo del sonno;
  • far funzionare la memoria, intesa come applicazione in ambito lavorativo;
  • produrre la sensazione di euforia e felicità.

Secondo gli studiosi americani, anche la curiosità si inserisce quindi in questo contesto di azioni che ben conosciamo e che rappresentano la nostra quotidianità.

Se non c’è la dopamina

Sembra incredibile, ma quando viene a mancare la dopamina, la prima cosa che accade è la mancanza di coordinazione nei movimenti. Come se fossimo dei robot a cui si stanno scaricando le batterie, la carenza di dopamina rallenta la nostra fisicità. Al contrario, invece, la sovrapproduzione di questo neurotrasmettitore porta alla formazione dei classici tic ripetuti e continuativi.

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