E’ possibile proiettare tramite la curva dei rendimenti la tempistica entro cui un’economia entrerà in recessione?
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT
Previsioni di Borsa
E, conseguentemente, prevedere quando la borsa, solitamente anticipatrice del ciclo economico, formerà il suo massimo ed il suo minimo di lungo termine?
Domande, come noto, di stringente attualità, vista l’inversione della curva dei rendimenti USA tra la scadenza dei treasuries biennali e quinquennali.
La risposta è sì, ovviamente in termini di probabilità statistica, non di sicurezza assoluta, ma procediamo con ordine.
La curva dei rendimenti si inverte quando gli investitori ritengono che siano più sicuri o, se preferite, meno rischiosi, titoli a più lunga scadenza, perché nel frattempo una fase di crisi economica già sarà terminata.
Si proietta quindi una fase di crisi economica, che potrebbe cominciare nel punto in cui la pendenza della curva si inverte da positiva a negativa.
La curva USA è da tempo praticamente piatta su gran parte delle scadenze, ma il tratto in cui inverte parte dalla scadenza biennale.
Questo non esclude, al momento l’inversione su altri tratti, ma se restasse l’attuale configurazione?
Inversione della curva dei rendimenti ed effetti
Un’inversione della curva non sta a significare che, necessariamente, le fasi economiche di recessione inizieranno esattamente dove la curva si inverte, ma entro tale termine.
Pertanto gli investitori in treasuries ritengono che di qui a 2 anni, la curva economica statunitense del pil si invertirà.
Ma quale dovrebbe essere una più esatta tempistica?
In tal senso ci aiuta la borsa, a partire dallo S & P 500.
Come noto, le borse tendono ad anticipare le fasi economiche in un intervallo di 18/24 mesi.
S&P 500 e curva dei rendimenti
Il massimo sinora si è formato ad ottobre 2018, quindi assumendo un anticipo massimo di 18/24 mesi, possiamo con alta attendibilità statistica affermare che l’economia probabilmente entrerà in recessione entro tale tempistica.
La proiezione viene infatti confermata dalla curva che al momento, guarda caso, flette proprio a partire dai 2 anni.
Successivamente, come si è detto, non è escluso che la configurazione della curva cambi, ma al momento il tratto discendente termina sulla scadenza quinquennale, quindi ad ottobre 2023, dove teoricamente potrebbe terminare una fase recessiva.
Considerando sempre un anticipo di 18/24 mesi, questo significherebbe che la borsa potrebbe anticipare questa dinamica di circa un 18 mesi, attorno ad aprile 2022.
Guarda caso, confluiscono su tale tempistica un setup potenziale di lungo termine di magic box, già proiettato in un precedente articolo, nonché una possibile interpretazione del cicli di lungo, come da seguente grafico.
Conclusioni
In sintesi: diversi metodi, tra cui magic box e cicli temporali, proiettano come possibile bottom di un ribasso di lungo termine sulle borse statunitensi il setup di aprile/maggio 2022.
Come noto, la borsa tende ad anticipare i cicli economici, mediamente, di circa 18/24 mesi.
Le proiezioni della curva dei rendimenti dei trasuries conferma quindi tali ipotesi di setup, con un massimo del ciclo economico entro due anni (ora potrebbe essere stato anticipato di circa 2 anni dal top di ottobre 2018), ed un bottom di fase economica verso il 2023, che sarebbe infatti anticipato di circa 18 mesi dal bottom proiettato sullo S & P 500 verso aprile/maggio 2022.
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