Troppo spesso in questi ultimi anni molti salutisti, o presunti tali, hanno voluto demonizzare il burro additandolo come uno dei principali fattori negativi della nostra cucina. Siamo tutti d’accordo che la dieta mediterranea, fonte di ispirazione non solo per la cucina, ma anche per le associazioni salutistiche, preveda l’utilizzo dell’olio extravergine.
Le virtù di quest’ultimo sono infatti ben note a tutti nella prevenzione dei tumori, nella protezione della pelle e del sistema cardiocircolatorio. Ma non dobbiamo dimenticare che tutte le generazioni passate, nonni e genitori compresi, sono cresciuti anche con la cultura del burro. E, non è quello, purtroppo che ce li sta portando via. Cucinare spesso con questo condimento alza davvero il colesterolo? Trattiamo l’argomento, approfittando del parere della Società Europea di Cardiologia.
Studio Canadese
Secondo un recente studio canadese, presentato a suo tempo al Congresso della Società Europea di Cardiologia in quel di Barcellona, il burro non è il primo responsabile dei danni alla nostra salute. L’esperimento, con il suo uso in cucina, ha coinvolto quasi 150.000 persone, raccolte in 20 Paesi diversi, con differenti estrazioni sociali e abitudini alimentari. Analizzando questo importante campione di soggetti è emerso che la mortalità dovuta agli eccessi alimentari è maggiormente legata all’abuso di carboidrati, che non di grassi come il burro. Addirittura, è stato dimostrato che un’assunzione limitata, ma costante, di grassi, come quelli del burro, aumenterebbe l’energia del nostro corpo.
I grassi del burro
Cucinare spesso con questo condimento alza davvero il colesterolo? Vediamolo attraverso le caratteristiche specifiche del burro stesso. Questo derivato del latte presenta dei grassi saturi definiti tecnicamente “a catena corta”, ossia sono paradossalmente meno nocivi di alcuni grassi vegetali. Il merito è del fatto che, pur non esagerando nella loro assunzione, sono più facilmente digeribili e ci donano maggiore energia. A patto, però, di consumare il burro crudo, come si fa ad esempio con la pasta in bianco.
I nutrienti del burro
Quando parliamo del burro e della sua assunzione, comunque contenuta, ricordiamo che è ricco di:
- proteine;
- sali minerali;
- vitamine A e D;
- lecitina.
A sostenere l’importanza di questo condimento e, alleggerire la sua fama così negativa, ci ha pensato anche Coldiretti, ricordando che il burro italiano è considerato uno dei migliori a livello internazionale. E, a proposito di burro, suggeriamo la lettura del suo prezioso alleato in tanti piatti: il riso.
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