Crisi e Greca e reazioni dei mercati Intervista a Gian Piero Turletti

ProiezionidiBorsa

INTERVISTA A GIAN PIERO TURLETTI

Autore di Magic Box in 7 passi

FACENDO SEGUITO ALLA SUA PRECEDENTE INTERVISTA, POSSIAMO DIRE DI POTER MEGLIO COMPRENDERE GLI EFFETTI DELLA CRISI GRECA SUI MERCATI FINANZIARI, ALLA LUCE DELLE ULTIME SEDUTE DI BORSA?

Direi di sì.

Ma facciamo un passo indietro.

Draghi, con il QE, ha praticamente spuntato le armi di Tsipras, che sperava su una reazione molto negativa dei mercati europei, in caso di rigetto delle proprie proposte in sede UE, quale arma di pressione.

La nuova politica monetaria della BCE ha di fatto sostenuto i mercati, e gli effetti si sono visti.

Quando arriva una news che sembrerebbe positiva, ad esempio una parvenza di accordo tra esecutivo greco ed autorità europee, le borse festeggiano.

Quando, invece, si abbatte la scure di notizie come quella che invece la BCE non accetta più titoli di stato ellenici a garanzia dei crediti bancari, allora la borsa greca precipita, mentre le altre borse europee si limitano a qualche movimento essenzialmente in laterale.

Rimane quindi confermato, tranne appunto per la borsa greca, l’imprinting positivo di queste ultime sedute.

MA PERCHE’ QUESTO IRRIGIDIMENTO SULLE IPOTESI GRECHE?

SI E’ DECISO DI ROMPERE DEFINITIVAMENTE CON TSIPRAS?

Direi che almeno l’impressione è questa, ma non è un’ipotesi di questi giorni.

Che i margini per una soluzione positiva della trattativa fossero quanto mai ristretti è cosa ormai risaputa da ben prima che si intavolassero le prime discussioni.

Comunque, l’aspetto essenziale è che la Germania, in primis, tramite la Merkel, ha evidenziato il proprio punto di vista sulla vicenda, e sappiamo come l’opinione tedesca pesi particolarmente in sede UE.

Il pensiero tedesco, ed in particolare della cancelliera, è che non si vuol correre il rischio di far pesare sulle finanze del proprio paese situazioni di difficoltà di altri paesi.

Quanto alle possibilità di accordo, proprio la giornata di ieri evidenzia, anzi, una restrizione ulteriore.

Infatti, il non consentire alle banche elleniche di partecipare alle aste di liquidità della BCE, portando a garanzia titoli di stati greci, significa, appunto, in pratica dichiararne il default tecnico.

La mia impressione, quindi, è che in questo modo Draghi, che aveva peraltro ricevuto critiche tedesche in merito al QE, voglia a sua volta dimostrare un certo rigore, chiudendo la partita con i greci anche prima del previsto, senza indulgere in ulteriori trattative.

VENIAMO AI MERCATI: USANDO QUELLA BUSSOLA FONDAMENTALE DI ORIENTAMENTO CHE E’ MAGIC BOX, COSA PUO’ DIRCI?

Ancora una volta, tutto come previsto.

In effetti, pur a fronte di significative incertezze relative alla situazione attuale, il metodo ha consentito di precisare, come già detto in precedenti interventi, che la dinamica attuale dei mercati europei era essenzialmente correttiva.

Venendo ai singoli mercati, osserviamo quanto segue:

FTSE MIB: le quotazioni stazionano in area positiva, ricompresa tra la bisettrice del pattern di breve, delineato da Magic box, ed il primo obiettivo rialzista, centrato in data 4 febbraio.

Fino a tenuta di tale supporto dinamico, resta valida la proiezione di un secondo target in overshooting per/entro il 18 febbraio.

DAX: è stato già approssimato il secondo target rialzista previsto a 10994 nella seduta del 3 febbraio, con un massimo a 10984.

Impostazione positiva fino alla tenuta dei supporti dinamici, di cui il primo transita oggi a 10588.

EUROSTOXX: l’indice permane in un trend rialzista di breve con primo obiettivo a 3456 per/entro il 19 febbraio.

Primo supporto dinamico di breve per la seduta del 6 febbraio a 3358.

INFINE, COME E’ IMPOSTATO LO S & P 500?

Nella seduta del 5 febbraio, l’indice statunitense ha quasi toccato la resistenza posta a 2064.

Il test di questo livello assume quindi sempre maggior valenza per definire le future sorti di breve/medio dell’indice.