Alcune criptovalute erano date per morte tanto da definirle zombie. Ma ora affianco ai Bitcoin che hanno ripreso a risalire si sono rivalutate anche tante criptovalute che dalla maggior parte degli investitori erano date per defunte. Se ne contano oltre 5mila tra le monete digitali.
Sono collegate a hedge fund e venture capitalist. Queste criptovalute zombie ultime hanno avuto un vero e proprio effetto rialzista addirittura raddoppiando il valore. Chi è spregiudicato e sfida il rischio potrebbe puntare su queste criptovalute e fare guadagni.
La rivalutazione delle criptovalute zombie
Le criptovalute zombie si sono riprese per un motivo: l’incertezza economica fa riparare molti investitori in questa moneta. Il rally rialzista ha battuto anche gli stessi Bitcoin e si è risvegliato questo segmento finanziario.
I rischi ci sono per gli investitori ma ormai da più parti si fa la corsa all’affare sui beni rifugio quando l’incertezza economica cresce e le criticità geopolitiche aumentano. Poi si è messo anche il coronavirus. Le criptovalute zombie si sono trasformate in bene rifugio sul quale operare.
Chi ci mette lo zampino?
Ma cosa si cela dietro questo rally. Si spiffera che gli investitori hanno interesse a farle salire di prezzo per ottenerne un cospicuo guadagno. A metterci lo zampino player istituzionali selezionati che stanno spingendo effettivamente sui prezzi.
Gli effetti del coronavirus sulle criptovalute zombie
L’epidemia coronavirus è una manna dal cielo per gli investitori che hanno riserva di criptovalute di questo genere. Rimettendole in circolo e ricreando sensazionalismo di guadagno rivalutano il loro investimento con la speranza di recuperare il recuperabile. Con l’aria che tira in Cina e il rischio contagio molte attività commerciali hanno chiuso i battenti.
Per le operazioni di acquisto e vendita hanno subìto una frenata e si cerca di trovare soluzioni alternative. I commercianti si sono visti costretti ad operare in asset digitali pur di continuare a fare affari. Gli investitori stessi sono stati messi spalle al muro e a diversificare il proprio portfolio onde evitare la continua pressione al ribasso dei mercati.
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