Credito Fondiario vuole festeggiare i suoi 120 anni di storia con lo sbarco sul listino azionario di Piazza Affari. La strada è lunga ma lo start di vedersi su Borsa Italiana potrebbe avvenire per fine anno. Per farsi trovare pronto a questo appuntamento con i mercati finanziari, l’istituto sta cercando di rafforzarsi sia per linee interne sia per aggregazioni.
Cosa fa l’azienda
La banca è specializzata in investimento e gestione di crediti deteriorati. L’ultimo anni ha chiuso con asset in gestione per 51,2 miliardi di euro, distribuiti su oltre 40 veicoli di cartolarizzazione e corrispondenti a oltre 1,2 milioni di linee di credito, con oltre 17 miliardi di crediti gestiti in qualità di special servicing e con un portafoglio di investimenti di proprietà che ha raggiunto gli 1,1 miliardi di prezzo di acquisto.
Credito Fondiario e Ubi Banca
Un portafoglio NPL leasing di UBI Banca (MIL:UBI) è passato sotto il controllo di Credito Fondiario. Parliamo di rapporti e beni sottostanti pari a 688,5 milioni di euro.
I conti di Credito Fondiario quadrano: ricavi per 94,5 milioni, utile di 40,6 milioni e un margine di interesse positivo per 53,7 milioni. I vertici gongolano per la performance straordinaria perché è il risultato più alto raggiunto nella storia dell’istituto. Una banca che si è costruita una posizione nel panorama del credito perché può fare affidamento su capacità e opportunità di crescita organica estremamente consistenti.
Credito Fondiario punta alla Borsa: le prospettive
Il mercato è in piena evoluzione e non mancheranno le occasioni per dare una svolta al credito. Per fare una Ipo in Borsa c’è la necessità di una crescita dimensionale e non è escluso che da qui a fine anno si intrecciano gli interessi con altre realtà.
La trattativa saltata
Credito Fondiario con Banca Ifis stava tentando di stringere una sinergia per mettere su una piattaforma comune per la gestione dei crediti deteriorati. Ma i vertici della società non si sono persi d’animo ed hanno comunque messo a segno delle operazioni finanziarie utili. Ha avuto successo la partnership con Banco Bpm. Da questa unione è nata CF Liberty Servicing (CFLS), una piattaforma di recupero e gestione dei crediti in sofferenza di Credito Fondiario e Banco Bpm (MIL:BAMI) .
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