Il Sottosegretario all’Economia ha annunciato che vi sono crediti non riscuotibili per l’Agenzia delle Entrate e di conseguenza per lo Stato. Più precisamente, nel 96,6% dei casi, le cartelle esattoriali sarebbero ormai irrecuperabili. Si tratterebbe di soggetti falliti o deceduti, ditte cessate, nullatenenti. In soldoni, si tratta di una montagna di 744 miliardi di euro di crediti che lo Stato vanta nei confronti dei contribuenti. Di questi, secondo quanto riferito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, solo 25 miliardi, cioè il 3,4% del residuo, potrebbero essere ancora riscossi. Ciò, attraverso le azioni di recupero coattivo, già intraprese dal Fisco.
Come è stato rilevato il dato circa l’incapienza
È stata la stessa Agenzia delle Entrate a stimare l’inesigibilità dei crediti tributari, riferendo gli esiti al Mef. Questo, a sua volta, li ha comunicati al Parlamento. Il sottosegretario all’Economia ha precisato che la percentuale è stata elaborata sulla base di una specifica metodologia. Essa terrebbe conto dei seguenti elementi di valutazione: a) incidenza delle posizioni relative a soggetti falliti; b) incidenza delle posizioni relative a soggetti deceduti o ditte cessate; c) incidenza delle posizioni relative a nullatenenti da anagrafe tributaria e con esito negativo delle azioni esecutive.
Indagini sulle cause dell’incapienza delle cartelle esattoriali
Inoltre, riguardo a questa situazione, si ci è chiesti, quali provvedimenti adotterà il Governo. In proposito, si è rilevato che l’andamento delle riscossioni risulta fortemente influenzato dal vigente quadro normativo in tema di discarico per inesigibilità delle quote iscritte a ruolo. La procedura vuole che l’Agenzia invii agli enti creditori il rendiconto del proprio operato e documenti l’irrecuperabilità dei crediti affidati. Con cadenza annuale, infatti, l’Agenzia delle Entrate comunica la percentuale di cartelle che ritiene non più esigibile. Nell’ultima comunicazione dello scorso aprile, il direttore dell’Agenzia delle Entrate, aveva stimato che il 40% dei ruoli risultava inesigibile. Quindi, i crediti non riscuotibili per l’Agenzia delle Entrate, sono effettivamente quelli inesigibili? La questione è in corso di approfondimento da parte degli organi preposti. Sul punto, si reputa opportuno individuare dei criteri oggettivi per dichiarare inesigibili alcuni crediti.
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