Le imprese guidate dai giovani under 40 sono in ginocchio per l’effetto da coronavirus. Crisi di liquidità, mancati pagamenti, fatturati ai minimi termini, l’emergenza sanitaria da Covid-19 sta distruggendo i sogni dei giovani imprenditori. Confartigianato ha effettuato un sondaggio tra gli imprenditori appartenenti a questa categoria per capire lo stato attuale.
Il 74% ha chiuso bottega per le norme stringenti adottate dal Governo italiano. Logicamente i mancati incassi pesano come un macigno. Non avendo lavorato, gli introiti per le aziende under 40 si sono ridotti tra il 50% e il 90% per il solo mese di marzo. Meglio non immaginare cosa è successo ad aprile che ormai volge al termine.
Come affrontare la crisi
I sacrifici fatti per mette su una azienda e sognare di avere un futuro da grande si sono infranti in poco tempo per colpa del virus. Per far fronte alla crisi di liquidità i giovani imprenditori si sono rimboccate le maniche: rivedendo i costi aziendali, chiesto pagamenti più dilazionati ai fornitori e solo un 20% ha aderito alle misure di sospensione/allungamento delle rate di mutui e prestiti.
Il danno maggiore
Il problema serio che quando l’economia si ferma è un vortice che non risparmia nessuno. A prescindere dal crollo del fatturato, le imprese under 40 sono finite nel tritacarne anche per l’impennata di mancati pagamenti e degli insoluti che sono raddoppiati. Altro che 25mila euro servono per metterci una pezza. I giovani imprenditori per ripartire hanno bisogno di molto di più.
Lo spavento più grande è proprio come fare per ripartire e la mancanza di liquidità rappresenta uno scoglio insormontabile. Per non parlare poi della burocrazia che subito si affaccia in questi momenti: ripartire con le nuove norme igienico sanitarie non fa dormire tranquilli.
In lista alla cima dei pensieri dei giovani c’è la riduzione degli ordini, i mancati pagamenti e gli insoluti.
Cosa sperano gli under 40
C’è voglia di ripartire, la speranza è l’ultima a morire. Ma chi di dovere deve mettere in campo strumenti adatti per aiutare chi vuole rialzare la testa. Il Covid-19 sta distruggendo i sogni dei giovani imprenditori. Gli under 40 non mollano e confidano soprattutto nella riduzione della pressione fiscale, nella semplificazione delle procedure di accesso al credito, nell’aumento delle settimane di cassa integrazione.