Così sarà possibile riuscire a respirare meglio in casa e ufficio nonostante i fastidiosi problemi delle allergie

piante coltura idroponica

La stagione appena iniziata porta con sé molti fastidi soprattutto per i soggetti allergici. Ma anche chi non soffre di queste patologie, col bel tempo, subisce maggiormente i danni da inquinamento. Le mucose del naso, primo campanello d’allarme dell’organismo, lo segnalano subito. Esse si gonfiano, occludendolo parzialmente. Ma non è soltanto in primavera che ci si deve preoccupare dei problemi respiratori. Pochi parlano della massiccia presenza degli agenti inquinanti presenti nell’ambiente domestico. Di molte volte superiori a quelli esterni. Essi sono costituiti da COV, composti organici volatili, CO2, formaldeidi, muffe, fumi della cucina, disinfettanti e molti altri ancora. La concentrazione di tali sostanze è elevata data la scarsa aereazione dei locali. Ma non si parla esclusivamente di ambienti domestici, anche in ufficio la pericolosità data dalla concentrazione di inquinanti è elevata.

La sindrome da edificio malato

A seguito della crisi energetica del 1973, in edilizia si è cominciato ad utilizzare sostanze sintetiche, mai utilizzate in precedenza, per “sigillare” gli ambienti indoor riscaldati in cui sostava l’uomo. All’origine di moltissime patologie vi è proprio la pericolosa inalazione di tutte queste sostanze inquinanti. A cui si aggiungono quelle utilizzate per la fabbricazione dei mobili industriali, collanti e vernici, e alla presenza di molte persone in una stessa stanza per tante ore.  Difficoltà respiratorie, cefalee e gola secca sono i più comuni effetti di tale esposizione.

Così sarà possibile riuscire a respirare meglio in casa e ufficio nonostante i fastidiosi problemi delle allergie

È fondamentale poter filtrare l’aria che si respira. Per far ciò sul mercato vi sono diversi dispositivi. Di ultima generazione e frutto di una start up tutta italiana, è la soluzione che prende spunto dalla natura. È risaputo, che le piante attraverso l’apparato radicale assorbono la quasi totalità degli agenti inquinanti prodotti dall’uomo. Gli studiosi che hanno dato origine al progetto hanno, perciò, pensato di utilizzare queste capacità per creare un sistema di filtraggio dell’aria del tutto naturale, e a bassissimo impatto ambientale.

Il dispositivo è costituito da un vaso predisposto per la coltura idroponica delle piante. Perciò ha una vasca per la raccolta dell’acqua, un galleggiante, un sacchetto di argilla espansa. Le pareti del vaso hanno al loro interno i sensori che rilevano a uno a uno le sostanze inquinanti presenti nella stanza, temperatura e umidità. Esse sono costituite da materiali di riciclo. Tutti i dati rilevati sono gestiti da una sofisticata App, da cui si potranno impostare diverse modalità di funzionamento. Se non si è pollici verdi, la stessa App suggerirà la scelta della pianta giusta da collocare nel vaso. Rimarrà da collegarlo alla corrente e il resto lo farà lui, consumando pochissimo. Così sarà possibile riuscire a respirare meglio in casa e ufficio nonostante i fastidiosi problemi delle allergie.